Luca Toni ha detto basta. Con una serata stupenda, come l’aveva immaginata, l’ex attaccante azzurro ha giocato l’ultima partita, segnando e battendo la Juventus. Emozione e un po’ di occhi lucidi per Toni che ai microfoni della Rai ha escluso ripensamenti. «Non ci saranno ripensamenti perché la mia scelta è stata ponderata e l’ho maturata molto tempo fa. Sono certo che non mi mancheranno i ritiri. Mi mancherà, piuttosto, l’adrenalina della domenica, la carica che mi dava la gente negli stadi».
Se ne va dal calcio giocato, Luca Toni, con un paio di rammarichi: la salvezza del Verona e il mancato scudetto con la Roma. «E’ vero, mi sarebbe piaciuto vincere lo scudetto a Roma. Averlo fatto sarebbe equivalso a vincere cinque scudetti da un’altra parte. Con Ranieri ho avuto uno splendido rapporto e stavamo per fare qualcosa di straordinario: quando arrivai la Roma era quinta, arrivammo a una manciata di minuti dal tricolore. Mi sarebbe poi piaciuto chiudere con una salvezza, quella del Verona. Per me è stata un’annata molto brutta, iniziata con la rottura del ginocchio. Poi, quando sono tornato, non sono riuscito a dare una grande mano alla mia squadra e questo mi è dispiaciuto. Nella retrocessione del Verona c’è stata anche un pizzo di sfortuna, ma una società come quella gialloblù deve ripartire con entusiasmo e con forza perchè la serie A compete a questa città».