La Repubblica (M. Juric) – Da giorni in tutta Roma non si parla d’altro che di una telefonata. Quella fatta da Edoardo ad una radio romana per raccontare la sua storia. Lui è un tifoso della Roma malato terminale che il prossimo 22 maggio ha un appuntamento con una clinica svizzera per il suicidio assistito. Proprio nel giorno della finale di Europa League. Il pensiero di Edoardo va alla sua Roma, che oggi giocherà il ritorno dei quarti di finale di Europa League contro il Milan e sogna un’altra finale dopo Budapest.
In lacrime conclude: “Se c’è una cosa che vorrei, anche se è l’ultima, è sta ca… di coppa. Cerchiamo di vincerla”. Il silenzio e la telefonata che si chiude. In pochi giorni sui social parte il tam tam per far arrivare ai calciatori e all’allenatore della Roma il messaggio. Il capitano Pellegrini gira un video, poi De Rossi ne parla pubblicamente in conferenza stampa: “La questione ci ha toccato e la società sta cercando di rintracciarlo, a patto che lui lo voglia. Se lo desidera, siamo qui. Rispettiamo la sua voglia di restare anonimo, ma se vorrà noi siamo pronti ad accoglierlo”. Roma si è mobilitata. In attesa di un cenno da parte di Edoardo. Con la speranza che non si tratti di uno scherzo di pessimo gusto.