Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – Ivan Juric ha scavallato quel giorno della settimana risultato fatale per gli ultimi allenatori della Roma, quel martedì in cui i Friedkin decisero l’esonero sia di Mourinho che di De Rossi negli ultimi sette mesi. Il tecnico croato resterà alla guida della squadra anche nella sfida di domani sera contro il Torino. Poi chissà, chiaramente dipenderà dal risultato, dalla prestazione, dalla reazione dei giocatori in campo, da tante variabili che adesso lo tengono sì in gioco, ma naturalmente ancora a rischio. I Friedkin tra New York e la California – dove si sono spostati ieri – hanno comunicato a Ghisolfi la decisione di non cambiare nuovamente volto alla panchina della Roma.
L’assenza dei “custodi” della Roma non ha distolto comunque Juric dal suo lavoro, per cercare domani domani una vittoria fondamentale contro i granata dalla quale ripartire per distogliere l’attenzione dall’altra ricerca, quella di un nuovo allenatore. L’ombra dell’esonero è sempre dietro l’angolo, ma Juric non se ne cura: vuole giocarsi la sua possibilità fino all’ultimo, consapevole che servirà il massimo sforzo per uscire indenne dalle prossime partite. Il paradosso? Il tecnico si giocherà il futuro sfidando il proprio passato. Giovedì il Torino, domenica il Verona. Prima la squadra che ha allenato fino allo scorso giugno portandola al nono e decimo posto negli ultimi due anni, poi il club veneto con il quale in precedenza aveva prodotto gli stessi piazzamenti in classifica.
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