Corriere dello Sport (R. Maida) – Non segna nessuno allo Stadium, nessuno resta a punteggio pieno in Serie A: per la Roma è una buona notizia, prima di una sosta che sarebbe stata problematica da gestire con un’altra sconfitta. Specialmente perché su questo prato aveva quasi sempre perso. Per la Juventus invece è uno stop fastidioso, in qualche modo imprevisto, che accorcia la classifica e ridimensiona le aspettative di un gruppo in costruzione, anche se la terza giornata senza concedere gol è un dato confortante. E’ stata una brutta partita, nel complesso, in cui il meglio è venuto dai giocatori difensivi: bene le due coppie di centrali, bene anche Cristante. Gli attacchi invece hanno fatto poco, se non pochissimo. Difficile attizzare un camino, se non si accende il fuoco. In definitiva Juventus e Roma si sono annullate.

De Rossi ha osato tenendo fuori i campioni del mondo, Dybala e Paredes, e lanciando per la prima volta titolare a centrocampo il romano Niccolò Pisilli, classe 2004, bravo e spigliato. Subito dentro pure il nuovo arrivato Saelemaekers. La Roma si schierava così con un 4-3-3 elastico, veloce ma accorto, aggressivo ma comparto, che ha ingolfato i meccanismi avversari. All’intervallo De Rossi è arrivato persino con qualche rimpianto perché certe situazioni negli ultimi venti metri sono state gestite male.