Il modo quasi imbarazzato con cui ringrazia la curva – incitato dai compagni – sembra quasi raccontare il suo pensiero: scusate il ritardo. «Ha segnato Schick», gridano i circa 1500 tifosi della Roma cotti dal sole ferrarese. Ma non è un canto d’incredulità – scrive La Gazzetta dello Sport –, piuttosto un grido di liberazione. «L’ho aspettato tanto – ammette Schick – ma ho sempre lavorato con la squadra sapendo che prima o poi sarebbe arrivato. Attorno a me c’è stata tanta pressione: l’inizio di questa stagione non è stato come pensavo, complice i tanti infortuni che ho subìto, ma ora sto meglio e finalmente ce l’ho fatta. I miei compagni mi hanno sempre appoggiato, soprattutto Dzeko. Mi manca un gol in Champions, spero di farlo presto. Intanto ci possiamo preparare per l’Europa con la testa pulita. Sono felice perché intanto ho segnato, e proprio nel giorno del compleanno di Roma, il 21 aprile. Nel nostro gruppo tutti i giocatori sentono la fiducia perché Di Francesco è una brava persona e parla sempre con noi».