Il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, non prende in considerazione l’ipotesi di dimettersi se la Uefa dovesse adottare provvedimenti in relazione all’inchiesta, avviata dopo le celeberrime parole sui calciatori extracomunitari ‘mangiabanane‘ pronunciate il 25 luglio nell’assemblea della Lega Dilettanti: «Non prenderò nessuna decisione clamorosa, non farò nessun passo indietro».
«Io mi sono presentato davanti alla giustizia federale. La procura della Figc ha chiuso l’inchiesta con un’archiviazione e l’ha trasmessa alla superprocura del Coni che non ha fatto nessun rilievo. La Fifa non si è occupata della vicenda, io sto aspettando con curiosità la posizione della Uefa. Se dovessero arrivare decisioni della Uefa, mi difenderei con tutta la forza», dice Tavecchio durante la prima puntata della stagione 2014 de ‘La politica nel pallonè.
«Voglio vedere fino a quando devo dare spiegazioni per una battuta, per la quale mi sono scusato più volte. Se la Uefa mi sanziona, prendo atto, non commento e sconto la punizione. Io, poi, non ho incarichi in ambito europeo. La prima riunione della Uefa è in programma il 31 marzo 2015, l’inchiesta non mi tange».
RaiGrParlamento