REPUBBLICA.IT (F. BIANCHI) – Il rag. Carlo Tavecchio, ex sindaco di Ponte Lambro ed ex direttore di banca, presidente della Figc dall’11 agosto scorso, boccia i nuovi stadi. In un’intervista al Messaggero è stato molto chiaro. “Mi auguro che si capisca che più che costruire nuovi stadi bisogna sistemare quelli che ci sono. Vorrei capire come nello sport investimenti di 500-600 milioni di euro possano essere remunerativi. Non credo in stadi autosufficienti, si tratta di speculazioni di operazioni immobiliare. In Italia ha fatto il suo tempo“. Chissà se l’attento ufficio stampa e relazioni internazionali della Roma avrà riferito a James Pallotta le dichiarazioni di Tavecchio.
Gli stadi sono mezzi vuoti, meglio sistemare quelli che ci sono senza andare incontro a nuove avventure: questo il Tavecchio-pensiero. La Juventus ha il suo impianto, ma ha costruito sulle macerie del Delle Alpi. L’Udinese ha ristrutturato lo stadio Friuli. Il “viperetta” Ferrero, patron della Samp, vuole fare altrettanto con Marassi. Barbara Berlusconi parla sovente di un nuovo impianto del Milan (ma forse Galliani è legato a San Siro), però per ora non c’è nessun progetto. La Lazio è ferma. Thohir ha altri pensieri adesso con l’Inter. I fratelli Della Valle, prima dello stadio, forse potrebbero rinforzare la Fiorentina. Insomma, Roma a parte non si vedono grandi piani nell’aria.