Tavecchio e il club Italia, frecciata a Totti

Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – Per Carlo Tavecchio c’è un Totti da giudicare a livello tecnico e uno a livello gestionale. C’è il Totti professionista, bandiera della Roma e del calcio italiano, e poi c’è la figura di Totti sotto l’aspetto operativo. L’ex presidente della Federcalcio dal 2014 al 2018, nell’anno della prima esclusione dal Mondiale in Russia, ha rilasciato un’intervista a Soccer Magazine parlando dei problemi del calcio italiano ritornati d’attualità dopo la mancata qualificazione in Qatar, con il tema dei vivai in primo piano.

È stato quindi facile il collegamento a Francesco Totti, emblema della bandiere nate, cresciute e diventate grandi con la stessa maglia, con un passato da dirigente nella Roma ma senza mai fin qui ricoprire un ruolo in federazione. “Se meritava maggiore considerazione? Sul piano tecnico credo che Totti sia uno dei mostri sacri del dopoguerra in Italia, non si può discutere. Sotto l’aspetto operativo, sotto l’aspetto gestionale, sotto l’aspetto di immagine è, invece, tutto un altro discorso. Nella Nazionale e nel club Italia ci sono equlibri, ci sono cose per cui se uno non entra in sintonia è difficile che recuperi“.

 

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