Il calcio italiano vive un curioso paradosso. Nella classifica dei dieci acquisti più onerosi di sempre della Serie A sono presenti cinque attaccanti, due centrocampisti, un portiere e due difensori. La stranezza sta nel fatto che di solito non vince chi segna più goal, ma chi ne subisce meno. Negli ultimi dieci anni solo in tre occasioni il miglior attacco si è laureato campione d’Italia (l’Inter di Mourinho nel 2009-10, l’ultima Juventus di Conte nel 13-14 e la prima di Allegri la stagione successiva). Ci sono casi in cui squadre con attaccanti fenomenali non sono riusciti neanche a qualificarsi in Champions, come la Lazio tre stagioni fa in cui segnò la bellezza di 89 goal (tre in più dei bianconeri primi in classifica) ma arrivò quinta. A confermare il trend c’è l’Atalanta in questa stagione, che è la squadra più prolifica ma attualmente al quinto posto. Trend che ha preso piede recentemente, infatti nel decennio 1999-2009 ben sette volte su dieci ha vinto il campionato la compagine col migliore attacco. A volte il valore del goal è piuttosto relativo. Nella stagione 2004-05 il secondo miglior attacco della Serie A fu quello del Lecce di Zeman con 66 reti, che però ne subì 73 terminando la stagione all’undicesimo posto. Lo riporta Il Corriere della Sera.