Il Messaggero (A.Abbate) – Il giorno del giudizio sui tamponi laziali si esaurisce con un nulla di fatto. “Non abbiamo problemi ad accogliere la richiesta di rinvio da parta della Lazio“, dice il presidente del Tribunale Federale Mastrocola. Il tutto slitta alle 11 del 26 marzo. Il pm Chiné ha già fatto sapere di non accettare l’ammissione del teste Di Rosa, dirigente dell’Asl Roma 1, per l’ok fornito a Immobile a effettuare il tampone prima del Torino.
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La procura è contraria anche all’inserimento della società di Cairo come parte terza interessate per il suo diritto leso. Il loro danno sarà tenuto in conto nella richiesta di penalizzazione da parte di Chiné contro la Lazio. Saranno almeno 6 punti, ma è lo stesso avvocato Gentile a temere il peggio: “Questo non è un processetto per un paio di giornate di squalifica. Può fare giurisprudenza, vale Calciopoli o il Calcioscommesse e non si risolverà in un giorno“.