Il Messaggero (G. Lengua) – Trentuno tiri verso la porta, lo specchio stregato e Provedel nella sua giornata migliore. Ingredienti che hanno reso la domenica bestiale alla Roma al Picco di La Spezia, un vero e proprio assalto durato 90 minuti più recupero conclusosi con il rigore, pesantissimo, tirato magistralmente da Abraham.
È lui che si presenta all’appuntamento sul dischetto da designato e con la benedizione di Pellegrini (“L’obiettivo è arrivare in Champions“) che lo bacia per togliergli di dosso la pressione: “La porta sembrava maledetta. A un passo dalla linea non riuscivo a segnare“, ha detto Tammy a Dazn. Tre punti che portano la Roma a quota 44 in classifica: “Amo Roma, è la mia casa. Mi sono innamorato dei romanisti dal primo giorno“, conclude Tammy.
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Più critico Cristante che, in cabina di regia, ha disegnato verticalizzazioni per il reparto offensivo: “Lì davanti bisogna pensare solo a fare gol, abbiamo giocatori fortissimi. A volte ci manca la cattiveria per chiudere le partite, stare più tranquilli e non finire con una vittoria all’ultimo secondo. Ci manca l’ultimo step per avere continuità. La zona Champions è lì a pochi punti“.