Un Rodrido Taddei a tutto campo quello che è andato in voce questa mattina durante la trasmissione “Radio2 SuperMax” condotta da Max Giusti. L’esterno della Roma si dice un grande appassionato di “musica brasiliana, in particolare la samba” e rivela di sentirsi ormai parte della città in cui vive da sette anni. “Con due come Totti e De Rossi poi si parla in romanesco”. Di origini italiane, Taddei è stato spesso accostato alla nazionale azzurra, “ma ho preferito aspettare la chiamata del Brasile, anche se adesso ho cambiato idea avendo una fidanzata italiana”.
Una vita in giallorosso caratterizzata da tanti momenti belli e diversi gol da ricordare. “La rete più importante è stata quella in Champions al Real Madrid, il giorno prima del mio compleanno. La più bella al Cagliari in rovesciata”. Poi i tanti cambi di ruolo: da esterno d’attacco a terzino con Luis Enrique. “In Brasile, al Palmeiras, sono andato anche in porta dopo che il portere era stato espulso. Ho subito gol su rigore, ma da Romario“.
Nella folta colonia di brasiliani della Roma, Taddei è rimasto molto legato a Julio Sergio: “E’ un grande amico, mi è dispiaciuto molto quando è andato via. Anche Adriano è un ragazzo d’oro”. Infine un aggettivo per i tre allenatori che ha avuto alla Roma: Spalletti “matto”, Ranieri “un signore” e Luis Enrique “un grande motivatore”.