La rinascita di Rodrigo Taddei, l’addio di Mirko Vucinic, il futuro di Julio Sergio. In una lunga intervista il procuratore Alessandro Lucci ha parlato dei suoi tre assistiti, svelando i retroscena legati al loro rapporto con la Roma.
Su Taddei, utilizzato poco da Luis Enrique all’inizio della stagione, reinventato terzino sinistro, in seguito, dal tecnico spagnolo:
“Conosco da tantissimo tempo Rodrigo ed è un ragazzo eccezionale. Non avevo alcun dubbio che anche questa volta avrebbe reagito centrando l’obiettivo. E’ un guerriero che lotta, si esalta e non molla mai soprattutto quando le cose non vanno per il verso giusto. Si è reinventato terzino – prosegue Lucci alla redazione di calciomercato.it – dopo aver giocato praticamente in tutti i ruoli del campo eccezion fatta per quello di portiere e difensore centrale. Ha dato ulteriore prova delle sue qualità tecniche, della sua duttilità tattica, della sua generosità”.
Prima di questa rinascita, avevate pensato di lasciare la Capitale?
“Rodrigo non ha mai pensato di lasciare la Roma anche quando tutto andava storto ed era impiegato pochissimo. Semmai, ero stato io a valutare questa ipotesi: anche quando non giocava, molte società me lo chiesero, soprattutto alcune molto importanti della Premier. Anche con la Roma rimanemmo che ci saremmo incontrati verso dicembre-gennaio per discuterne. Lui però non ne ha mai voluto sapere ed è andato dritto per la sua strada. Ora ovviamente tutto è cambiato”.
Julio Sergio tornerà a Trigoria, a giugno, terminato il prestito al Lecce. Quale sarà il futuro del portiere?
“Credo che a volte capiti che finisca un percorso professionale ed è quanto successo tra Julio Sergio e la Roma. La società giallorossa ha deciso di ripartire da un nuovo bravissimo portiere e il mio assistito è andato in prestito in Puglia. Il prossimo giugno tornerà alla base e sarà mia premura incontrare la Roma per trovare una soluzione: Julio Sergio ha ancora un contratto fino al 2014 ma escludo che possa rimanere nella Capitale. La nostra volontà è quella di trovare una sistemazione definitiva che possa accontentare ambo le parti”.
Quali motivazioni hanno spinto Vucinic, quest’estate, a dire addio alla Roma per approdare alla Juventus?
“Quella con la Roma è stata una bellissima storia ma come spesso capita nella vita così come nel calcio, le storie finiscono. Non c’era più quell’entusiasmo tanto da parte di Mirko quanto della piazza nei suoi confronti ma sono cose che succedono. In quel momento ha deciso di andare alla Juventus nonostante avesse attirato l’interesse di tantissimi altri club di primissima fascia sia italiani che esteri. A convincerlo oltre al blasone della società, la fermezza con cui Conte lo voleva e l’entusiasmo di questo progetto. Si è ambientato molto in fretta ed è molto soddisfatto della scelta fatta, così come la dirigenza bianconera lo è del suo rendimento”.