È Szczesny il vero numero uno. Ma il suo futuro resta all’Arsenal

Corriere della Sera (L.Valdiserri) Miglior portiere del campionato per media voto: 6,5 (fonte: Gazzetta dello Sport), davanti a Skorupski (6,38) e Donnarumma (6,37). Wojciech Szczesny, alla seconda stagione (in prestito) alla Roma, si è preso la serie A. Il portiere polacco è cresciuto in maniera esponenziale, limando i pochi difetti e mettendo in luce i tanti pregi. In tutta la stagione ha sbagliato una partita (ma meno di altri compagni di squadra): lo sciagurato preliminare di Champions League all’Olimpico, contro il Porto. Il portiere polacco, al debutto stagionale, visto che all’andata aveva giocato Alisson, sbagliò in occasione del 2-0 dei portoghesi: un’uscita spericolata fuori dall’area, che spalancò la porta a Layùn. La Roma, però, era già in svantaggio e in 9 contro 11 per le espulsioni di De Rossi e Emerson Palmieri. Luciano Spalletti, l’estate scorsa, ha voluto a tutti i costi la conferma del portiere polacco. L’ex d.s. Sabatini, come da tradizione, aveva preferito pescare in Sud America: Alisson, titolare della nazionale brasiliana, strappato all’Internacional di Porto Alegre per circa 8 milioni. Spalletti, invece, ha preteso il ritorno di Szczesny, in prestito dall’Arsenal.Nella prima stagione il portiere polacco ha giocato 34 gare in campionato (34 gol subiti) e 8 in Champions League (20). In questa siamo a 19 presenze in campionato su 19 gare (18 gol subiti) più il ritorno del preliminare di Champions (3). Quale è il futuro di Szczesny? La Roma ha un diritto di riscatto pari a 16 milioni dall’Arsenal: una cifra altissima, soprattutto se si pensa agli 8 già spesi per Alisson. C’è anche la volontà del giocatore, molto tentato dal ritorno in Premier League. Cech viaggia per i 35 e l’Arsenal sembra pronto a offrire al polacco la maglia da titolare.

Oggi, a Trigoria, è prevista l’assemblea degli azionisti, che prevede – tra l’altro – un incremento del numero dei consiglieri d’amministrazione e la nomina di un nuovo membro del board. Sarà infatti proposta la candidatura di Alba Victoria Tull, 52enne fotografa originaria di New York, ma con base lavorativa a Los Angeles. Nel suo portfolio figurano diversi attori, tra cui Harrison Ford e Billy Bob Thornton). Tull ha servito come fotografa ufficiale per un evento della Casa Bianca in cui il presidente Obama e la first lady Michelle hanno proiettato il film «42», sulla storia del primo afroamericano a giocare nella Major League Baseball. Il presidente James Pallotta, come aveva già dimostrato con la nomina della ex campionessa Mia Hamm, è attento all’immagine della Roma, anche in termini di «quote rosa».

Meno idillici, invece, continuano a essere i rapporti tra Spalletti e la stampa. Dopo le frasi nel dopo gara di Genova («Non c’è nessuno di quelli che buttano tutto all’aria? Dove sono, ma come mai? Gli è andata male oggi…»), il Consiglio dell’Ordine dei giornalisti ha chiesto all’Associazione allenatori che richiami il tecnico «al rispetto delle regole che salvaguardano il corretto rapporto con la stampa». Ma accusare i giornalisti ormai è una moda radicata anche fuori dal calcio. Sempre più semplice che sopportare le analisi.

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