La Gazzetta dello Sport (A. D’Urso) – Una foto postata sui social, con lui al centro della scena all’Olimpico e con una clessidra a corredo, costituisce l’unità di misura delle motivazioni di Mile Svilar. Il portiere dei miracoli fissa l’orologio e non vede l’ora di tornare in campo. Per riabbracciare proprio quello stadio in cui lo attendono fiduciosi i tifosi della Roma. E per assicurarsi, anche, un futuro a lunga scadenza con il club.

Perché al ritorno dalle vacanze a Formentera il portiere rivelazione dell’ultima stagione in Serie A e in Europa League firmerà un prolungamento di contratto per entrare nel futuro giallorosso con le stellette da leader nelle mostrine. Un passaggio per nulla banale per il quale le due parti hanno deciso di procedere in nome della stabilità tra i pali. Sul tavolo, negli uffici di Trigoria, è pronto un prolungamento di contratto di un anno (al momento la scadenza è fissata al 30 giugno 2027) con adeguamento: Svilar vedrà lievitare l’attuale ingaggio di 700 mila euro netti a stagione, fino a un milione e mezzo.

Una gratificazione che del resto è la naturale conseguenza di un’annata eccellente in cui il portiere ha visto crescere la propria quotazione sul mercato fino a 10 milioni dai 4 iniziali. Cioè da quando il tecnico Daniele De Rossi lo ha lanciato da titolare a fine febbraio, al posto di Rui Patricio, facendone un punto fermo del suo cammino da traghettatore a uomo della svolta sulla panchina giallorossa. E “blindare” Svilar, da parte della Roma, significa ora voler mandare un ben preciso segnale di continuità. E così la società, prolungato il contratto di Svilar, procederà all’ingaggio di un vice che possa convivere serenamente col titolare, mantenere alto il livello pure negli allenamenti e costituire un alter ego di valore in caso di necessità.