La Gazzetta dello Sport (P. Archetti) – La Roma trova un sistema drammatico ed emozionante per restare dentro al torneo, senza anticipare le settimane vuote. Ai rigori l’eroe è Svilar, che respinge due tiri, e fra i più freddi c’è Zalewski, che infila l’ultimo senza attendere poi la battuta degli olandesi. Se De Rossi pensava a un accerchiamento graduale e ragionato, in virtù dell’1-1 dell’andata, non ne ha nemmeno il tempo perché dopo 5 minuti deve già rimontare. La rete di spalla è di Gimenez, colpito da un rinvio di El Shaarawy.

Da questo momento riflessioni e buon senso vengono buttati nel Tevere, la Roma si straccia in avanti per trovare subito il pari ma rischia anche il raddoppio. La partita è più tranquilla dopo un’ora e il Feyenoord si mette in posizione più di attesa, sembra avere più birra e tenerla per il finale. Un contatto fra Stengs ed El Shaarawy fa gridare al rigore, il colpo dure c’è, ma né arbitro né Var se ne accorgono. L’occasione buona per evitare i supplementari capita a Lukaku, all’89’, ma il belga non cambia la sua serata grigia (peggiorata dal rigore fallito) aggrovigliandosi. Tanto meno al 121′, quando è bravo invece il portiere a impedirgli la sentenza. Che arriva ai rigori e fa felice la Roma.