La Gazzetta dello Sport (D.Stoppini) – La botta è pesante, di quelle che fa sembrare tutto nero intorno: la classifica, gli infortuni, i movimenti difensivi, l’autostima che crolla. La Fiorentina è fuori dalla zona Champions, non è un dettaglio quando il calendario dice marzo inoltrato e lo scontro diretto ti fa uscire con le ossa rotte, anche se Paulo Sousa alla vigilia aveva provato a spostare l’attenzione, a togliere pressione ai suoi giocatori. Non c’è riuscito. O meglio, c’è riuscito per poco. «Siamo scesi in campo solo i primi 20 minuti, poi la Roma ci ha messo molto in difficoltà sul piano del gioco, con la velocità e il fraseggio – ha spiegato il tecnico della Fiorentina – Ora dobbiamo essere bravi». E quasi non ci sarebbe da spiegare il perché: «Dobbiamo evitare che questa sconfitta faccia più male di quanto già non dica il risultato – ancora il portoghese -. Ora darò tre giorni di riposo ai giocatori, poi l’unica via è ripartire dal gioco, da quello che abbiamo sempre mostrato in questi mesi. Non c’è altra strada, serve ripartire con una vittoria già dalla prossima partita».
INFORTUNI – Magari con qualche infortunato in meno: «Borja Valero ha una contusione alla caviglia, nello stesso punto in cui ha sofferto pure lo scorso anno, la situazione va valutata. Per Vecino bisogna aspettare, ha un problema muscolare all’adduttore – ha raccontato Sousa -. Certo che ci è andato tutto storto, i k.o. hanno condizionato la nostra idea di partita. E poi la Roma è stata brava, il merito della nostra brutta prestazione va a loro. Hanno trovato subito due gol alla prime due ripartenze, e dopo l’uno-due noi siamo calati mentalmente. Dal 2-0 in avanti non siamo mai stati noi stessi. È successo un po’ di tutto e tutto nella stessa sera, spero che le difficoltà siano finite qui». Anche perché la classifica dice che Inter e Milan premono alle spalle, e l’Europa League diventa mica semplice da centrare. Ma Sousa non ci sta e preferisce guardare avanti: «La corsa al terzo posto non è finita qui all’Olimpico, niente è ancora deciso, tanti punti sono in palio da qui alla fine della stagione – ha detto l’allenatore -. Il risultato di stasera va accettato, non siamo stati bravi, poi la Roma è stata quasi perfetta. Noi l’abbiamo aiutata, dovevamo evitare di farci colpire dalle loro transizioni. Non ci siamo riusciti, loro ne hanno approfittato. Peccato, perché non ho vista la reazione. È andato tutto storto. Forse qualcosa ha influito pure la stanchezza: in fondo sapevo che a centrocampo eravamo un po’ corti. Ma non molleremo, questo è certo».