Sud senza ultrà e il coro beffardo ai seggiolini vuoti

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La Repubblica (M.Pinci) – Il rischio ora è che i celerini passino le domeniche ad annoiarsi. Roma-Empoli certifica due cose: le 500 gare con i giallorossi di De Rossi e l’ascrizione della curva Sud a prima zona desertica della capitale. Per la terza volta di fila gli ultrà restano fuori, non ce ne saranno più di un paio di migliaia, forse anche meno, a riempirne – si fa per dire – i seggiolini, ridotti a una specie di area cuscinetto tra due settori di romanisti, in cui almeno campeggia l’immagine, appesa a una delle vetrate dei distinti, dei due tifosi romanisti scomparsi dopo quel maledetto Roma-Bayern di un anno fa: il piccolo Cristian e il papà Stefano.

E allora l’unica parvenza di tifo è affidata allo striscione che celebra l’ultimo traguardo raggiunto da capitan futuro. E un paio di coretti fiacchi che la nord lascia cadere nel nulla. Fanno quasi rumore in confronto gli empolesi che scandiscono il nome della loro squadra (fischiati). Alla fine, approfittando del vuoto acustico lasciato dai rivali, si tolgono pure la soddisfazione di prendere in giro i romanisti silenziosi: “Vincerete il tricolor”. Non ci sarebbe beffa più grande per quella grande curva lasciata deserta.

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