“Su le maniche”, vaccinazioni aperte a Testaccio con la Roma e la Regione. Pastorella: “Continueremo a supportare la campagna” – FOTO

L’Asl Roma 1 ha mostrato con un tweet la presenza dell’Ape targata “Roma Cares” per collaborare alla campagna di vaccini portata avanti dalla Regione. Questo il messaggio:

“Venite a tirarvi ‘Su le maniche’ in piazza Santa Maria Liberatrice a Testaccio, nel cuore di Roma, per l’iniziativa promossa da Regione Lazio e Roma. Il camper per la somministrazione vaccinale della Asl Roma1 sarà a disposizione fino alle 18:30!”.

Presenti all’apertura dell’iniziativa il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, il direttore della Asl Roma 1, Angelo Tanese e Francesco Pastorella, direttore del Roma Department. Tutti i cittadini non vaccinati di età superiore ai 12 anni provvisti di tessera sanitaria (minori accompagnati) possono presentarsi sul posto senza prenotazione dove verrà somministrato dalle equipe sanitarie della Asl Roma 1 il vaccino Moderna.

Zingaretti: “A me ha colpito molto questo impegno della Roma. Mi ha fatto molto piacere, primo per lo spirito di impegno civile che ha di aiutare tutta la comunità e poi perché è molto utile. Nel Lazio abbiamo esattamente bisogno di questo. Abbiamo raggiunto risultati straordinari, siamo sugli Over 18 all’89% ed in queste ore arriveremo al 90% dei vaccinati con doppia dose. Siamo all’83% con gli over 12, ma ci sono ormai delle sacche di incertezza e purtroppo di contrarietà, anche per motivi di timidezza, che vanno trovati ed ai quali bisogna arrivare esattamente con iniziative come queste. Nei quartieri, nei comuni, non dobbiamo aspettare che la gente si vaccini, ma dobbiamo andare a cercare chi si vuole vaccinare. Farlo con il club, in questo caso a Testaccio, con il Roma Club di Testaccio neanche va commentato il valore che ha dal punto di vista della iniziativa di passione ed amicizia che c’è anche dentro la campagna vaccinale. Grazie veramente alla Roma, alla ASL Roma 1, alle ASL e agli operatori perché stiamo veramente vedendo quanto il sistema sanitario si trasforma per essere vicino al bisogno delle persone – ha aggiunto -. Fare i camper, avere i volontari ed il personale per le strade è un bellissimo esempio di come siamo uniti per tornare liberi. Molti hanno paura del vaccino, io dico che bisogna avere paura del virus, non del vaccino, perché il virus uccide e ti obbliga a dei comportamenti restrittivi, mentre il vaccino è libertà. Prima era un dato scientifico, poi un’opinione di molti ed adesso un dato oggettivo. Purtroppo la stragrandissima maggioranza di morti per Covid sono non vaccinati. Quindi il vaccino ci permette di tornare a vivere liberi, di andare allo stadio, al cinema, a teatro, presto anche nelle discoteche, di andare a lavorare, di abbracciare, di baciare, di andarsi a divertire, ma è una libertà vera, quella senza la paura mentre fai un atto di poter rischiare la vita. Il vaccino è libertà ed è l’unico strumento per tornare ad una vita che deve essere migliore di quella che c’era prima e siccome lo possiamo fare bisogna farlo e lo faremo anche grazie ad un contributo come quello della Roma”.

Anche il direttore del Roma Department, Francesco Pastorella ha parlato dell’iniziativa: “Sentiamo forte la responsabilità di coinvolgere i nostri tifosi in questa campagna. Siamo una piattaforma sociale che può stimolare i nostri tifosi a vaccinarsi, lo facciamo convintamente. Stiamo coinvolgendo i nostri club che stanno rispondendo con entusiasmo. Oggi siamo qui col Roma Club Testaccio. Coinvolgeremo i nostri club che saranno l’anima della nostra città. Il presidente Zingaretti ha riconosciuto il nostro supporto. Continueremo a supportare questa campagna perché ci crediamo e perché siamo a disposizione delle istituzioni”.

Infine, parola anche a Manuel Mariani del Roma Club Testaccio: “La campagna vaccinale serve proprio per sensibilizzare le persone e per ripartire. Siamo stanchi di non poter più vivere in questo modo. Bene la Roma, speriamo che la gente venga. Noi l’abbiamo fatto, anche per tornare allo stadio e per i più deboli. È bene vaccinarsi”.

 

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