Leggo (F. Balzani) – Sta meglio, non sente più dolore e il recupero procede senza intoppi. E’ questa la notizia più bella per Kevin Strootman. Non sarà tuttavia l’olandese il primo “acquisto” della Roma in inverno. O almeno non da gennaio, né da febbraio come era trapelato dopo la visita di controllo di ottobre dal Professor Mariani a Villa Stuart dove sono riusciti a rimettere a posto una situazione che sembrava compromessa dopo i primi due interventi in Olanda. Proprio dalla clinica però invitano alla calma. Per rivedere la Lavatrice tornare a “pulire” palloni in campo bisognerà aspettare almeno fino a marzo, forse anche di più. Le sue condizioni andranno analizzate quotidianamente e visti i precedenti è meglio usare la massima cautela. Tradotto? Strootman potrebbe tornare a disposizione negli ultimi due mesi della stagione (che termina il 15 maggio), ma il suo impiego avverrà solo a rischi zero e in condizioni di necessità che al momento la Roma non sembra avere e che potrebbe essere evitate con un intervento sul mercato invernale (piace De Jong)..
Strootman ieri ha effettuato una corsetta sul campo (lo ha fatto anche Totti che punta a tornare col Bologna) per permettere allo staff medico di valutare l’evoluzione della cosiddetta 2˚ parte della prima fase di lavoro post operatorio. La prima parte serviva per il recupero dell’articolarità: fisioterapia, palestra ed esercizi volti a recuperare l’elasticità del ginocchio. Ed è quella che teneva più in apprensione la Roma visti i precedenti. “La prima fase durerà 3-4 mesi, la seconda è un’incognita”, aveva d’altronde detto Mariani dopo l’intervento. L’esito positivo ha fatto sorridere Kevin che ora però dovrà affrontare la fase più lunga: quella che prevede lavoro di forza sui muscoli tenuti a riposo per troppo tempo con conseguente ricondizionamento atletico. E serviranno ancora due mesi visto il lungo stop e le tre operazioni subite in 18 mesi dal centrocampista che a Trigoria continuano a tenere in grandissima considerazione (pronto il rinnovo di contratto al 2020). Una volta completata la seconda fase si entrerà nell’ultimo stadio con la supervisione dell’area tecnica e il ritorno in gruppo dell’olandese che potrebbe coincidere con un altro evento atteso da 14 anni a Roma.