A volte nel calcio ci sono destini che si incrociano. Quelli di Gigi Buffon e della Roma ci sono andati vicini almeno un paio di volte subito dopo lo scudetto giallorosso del 2001, quando poi la Juventus lo prese per circa 100 miliardi delle vecchie lire, e la scorsa estate, quando il famoso sms di Totti provò ad aprirgli le porte di Trigoria. Quello di Maarten Stekelenburg e della Juve una volta sola “A marzo mi hanno detto che c’era questa ipotesi, quando si pensava che Buffon potesse andar via“, ha detto Maarten, anche se nell’immaginario ci sono sempre stati altri punti di contatto. Basti pensare all’eredità virtuale di Edwin Van der Sar, il portiere olandese che in bianconero non convinse, per poi andare a vincere un po’ tutto con la maglia del Manchester United.
Incroci – Anche i destini di Stekelenburg e Buffon si sono già incontrati. Esattamente due volte, anche qui: la prima nell’amichevole Italia-Olanda 0-0 del 14 novembre 2009, la seconda il 18 febbraio del 2010, sedicesimi di Europa League, con la Juventus che ha sbancato l’Amsterdam Arena per 2-1 doppietta di Amauri, dopo il gol iniziale di Sulejmani. Insomma, lunedì è l’occasione giusta per Maarten per prendersi la prima vera grande rivincita contro uno dei migliori portieri del mondo, se non — per molti — ancora il top in assoluto. “Buffon è sicuramente un grandissimo, ma stilare classifiche è sempre difficile — ha detto ancora il numero uno giallorosso —. So che lui viene da un infortunio e quando stai fermo a lungo, non è facile per un portiere tornare agli stessi livelli“.
Anticipo – Del resto, questa sfida Cassetti ieri ha detto: “È una gara fondamentale. Stiamo crescendo, siamo quasi a livello della Lazio” è anche un po’ un anticipo di quello che si potrebbe vivere nel prossimo Europeo del 2012, dove Italia e Olanda arrivano da favorite. Stekelenburg, infatti, domani si troverà di fronte un bel po’ della Nazionale azzurra di Cesare Prandelli. Non solo Buffon, ma anche i vari Chiellini, Pepe, Bonucci, Pirlo, Matri, Marchisio e Barzagli. Insomma, i motivi per una grande prestazione ci sono tutti, non fosse altro perché «Stek» fino ad oggi è andato a corrente alterna, e se sul suo valore in pochi nutrono dubbi, sono invece in molti a Roma che aspettano con ansia la sua prima vera partita da quasi campione del mondo. Chissà che non arrivi proprio contro la Juventus e che non possa aiutare la Roma a compiere quell’impresa che cambierebbe radicalmente il futuro attuale della squadra. Ci spera Stekelenburg, ci spera la Roma e tutta la tifoseria. E se dovesse succedere, allora Buffon sarà davvero l’ultimo ricordo di un passato che non avrà mai futuro.
Gazzetta dello Sport – Andrea Pugliese
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