Il Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – Difesa blindata, ok, ma alla Roma servono gol, e non solo dai centravanti. Koné, Paredes, Pisilli e Cristante ne hanno segnati nove, quanti McTominay da solo. Reijnders ne ha realizzati dieci in campionato. Giocatori di un’altra categoria, rari in Serie A. Elmas ha segnato quattro gol col Torino, Anguissà e Nico Paz sei, Frattesi e Calhanoglu cinque in Serie A. Se poi i centrocampisti non segnano, la Roma è nei guai. Baldanzi due gol, Pellegrini tre, Soulé quattro. Ecco perché Ghisolfi vuole rinforzare i reparti, cercando giocatori che possano segnare e aiutare gli attaccanti. Il primo nome è Stem Steijn, ventisette gol col Twente. Un bomber? No, un trequartista di 173 centimetri col vizio del gol. Una fortuna per il Twente, che senza di lui sarebbe fuori dai playoff di Conference League e avrebbe vissuto una stagione anonima anche in Europa League.

L’AFFARE.
Steijn ha già dato il suo ok, sarebbe pronto a trasferirsi alla Roma anche domani. A ventitré anni sogna il grande salto in un campionato di livello e di diventare un protagonista in un club importante come la Roma, vetrina ideale per il futuro. Segue la Roma sui social, aspetta il suo agente ma intanto resta concentrato sul campo per chiudere la stagione da bomber dell’Eredivisie.
Costo del cartellino tra 15 e 20 milioni, lo stipendio è alla portata: da 250 mila euro netti a stagione, alla Roma triplicherebbe.

La Roma è interessata, ora tocca a Ghisolfi che ha ottimi contatti in Olanda. Rensch e Salah-Eddine, arrivati a gennaio, sono solo i primi: giovani talenti e stipendi bassi, la Roma punta forte sul mercato olandese.