La Roma a Torino è incappata nella peggiore sconfitta stagionale, la settima sulle nove trasferte del 2012 (solo in Sicilia sono arrivati il pareggio di Catania e la vittoria di Palermo). Complessivamente, a cinque giornate dal termine del campionato, con la 13ª sconfitta in campionato, la Roma ha raggiunto il terz’ultimo risultato degli ultimi 50 anni: peggio solo nel 1963-1964 (14 ko) e nel 2004-2005 (15 ko).
DIFESA – In ben 6 partite di campionato i giallorossi hanno incassato 3 o 4 gol: Roma-Milan 2-3, Fiorentina-Roma 3-0, Cagliari-Roma 4-2, Atalanta-Roma 4-1, Lecce-Roma 4-2, Juve-Roma 4-0. Dal conteggio è esclusa l’altra trasferta in casa juventina, in coppa Italia, il 24 gennaio scorso, costò l’eliminazione nel quarto di finale: un altro passivo di 3 reti. Il totale, contando solo il campionato, parla di 46 gol subiti in 33 gare. Possibile abbassare il limite? Sì, se nel calcolo si aggiungono le quattro gare giocate tra Europa League e Coppa Italia: 51 esultanze avversarie spalmate in 37 partite.
IMBARAZZO – E dopo la pesante sconfitta di domenica sera, i dubbi che si aggiravano sull’affidabilità di Stekelenburg sono tornati a galla. La Roma ha puntato sull’olandese, convinta che con l’investimento di oltre 6 milioni di euro (più bonus), avesse preso dall’Ajax un portiere in grado di garantire il futuro. Per il futuro in realtà ci sarà tempo, ora preoccupa è il presente. Il ko di Torino ha peggiorato il rendimento di Stekelenburg: 29 presenze in cui ha subito 40 gol. E anche domenica, quando per lui è arrivato il secondo cartellino rosso dopo quello del derby di ritorno, non ha dato, tra la seconda rete di Vidal e il rigore procurato, una sensazione di sicurezza. Ancora: il bilancio diventa pessimo se si considera che nel calcolo delle partite giocate ci sono due presenze che parlano di un totale di 25 minuti. La prima è quella con l’Inter, quando dopo il calcio alla testa di Lucio lasciò il campo; la seconda è quella del derby di ritorno, dove fu espulso al minuto numero 7.
Corriere dello Sport