“Per non soffrire contro l’Udinese dovremo giocare all’attacco per 90 minuti, ma dovremo essere anche molto più attenti perchè il loro contropiede è letale”.
Così Luis Enrique ha tratteggiato in poche parole il quadro tattico della partita di questa sera. Il tecnico giallorosso va dritto per la sua strada, fedele al suo credo calcistico. Con la convinzione che la frase “la miglior difesa è l’attacco” non sia solo un modo di dire, ma la realtà. In tanti si riempiono la bocca di parole come “imporre il proprio gioco”, “calcio offensivo”, “fare la partita”, Luis Enrique trasforma le parole in fatti, la teoria in pratica. Lo sta facendo da quando è arrivato, lo continuerà a fare, in parte lo ha già fatto. E i numeri sono lì a dimostrarlo in maniera incontrovertibile, come sempre.
“Con l’Udinese dovremo giocare 90 minuti all’attacco”, ha detto. In attesa di riuscirci, in attesa di arrivare alla perfezione, la sua Roma è già la squadra che in serie A tira di più. Tanto per dimostrare che il possesso palla sta diventando giorno dopo giorno sempre meno fine a se stesso e sempre più efficace. Andiamo per ordine, partendo da una cifra: 16,5. E’ quella che risalta dalle statistiche pubblicate dalla Lega di Serie A dopo 11 partite giocate. Se si scorre l’elenco delle formazioni, si nota come nessuno abbia fatto meglio della Roma in fatto di conclusioni, 16,5 di media, appunto. Tutte le altre dietro, ad inseguire. Compreso il Milan campione d’Italia, che è la squadra che più assomiglia ai giallorossi in termini di “minutaggio” del possesso palla. I rossoneri di tiri ne fanno mediamente 15,9 a partita. Terza la Juve capolista con 15,3. Le altre sono molto staccate, comprese ovviamente l’Inter (13,8) e il Napoli (13,1).
Il problema della Roma, semmai, potrebbe essere la precisione, perché pur essendo la prima per tiri effettuati, è “solo” quarta per quelli nello specchio, alla media di 5,5 e preceduta da Juve (6,6), Milan (6,4) e anche dal Genoa (5.9). La formazione di Luis Enrique torna però a svettare su tutte quando si parla di supremazia territoriale con 13 minuti e 53 secondi di media. In questa categoria c’è solo il Milan a reggere il passo (13’ 27’’) perché poi dietro c’è il baratro e la terza è di nuovo la Juve ma con 12 minuti e mezzo scarsi. Roma, Milan e Juve, i numeri ripetono questi tre nomi anche per quanto riguarda le palle giocate 672 per i rossoneri, 660 per i bianconeri, 630 per i giallorossi. Così come per il possesso palla: 30’24’’ il Milan, 29’10’’ la Roma, 28’36’’ la Juve. All’appello manca solo una graduatoria che confermi questo podio del campionato, quella più importante, quella dei punti, nella quale la Roma è ancora un po’ indietro. Ma potrebbe essere solo una questione di tempo…
Il Romanista – Daniele Giannini