La Gazzetta dello Sport (A.Pugliese) – Da Londra a Leicester c’è poco più di un’ora di treno, esattamente un’ora e due minuti. Bastava poco quindi per vedersi e chissà che non sia anche successo. Di certo c’è che in quei 164 chilometri che dividono le due città inglesi da ieri c’è molto della Roma che sarà. C’è il presidente James Pallotta, per esempio, ma anche Franco Baldini, il suo consulente di mercato, nel frattempo rientrato dal soggiorno sudafricano. E poi c’era Ramón Rodríguez Verdejo, molto più semplicemente Monchi, il d.s. del Siviglia impegnato negli ottavi di Champions con il Leicester. Insomma, un bel pezzo della Roma che sarà, quella che va disegnata il prima possibile.
DALLA SPAGNA – Monchi e la Roma hanno da tempo un accordo già fatto e quella di ieri poteva essere l’occasione giusta per un bell’incontro a tre: lui, Baldini e Pallotta. Gli ultimi due probabilmente si vedranno oggi nella City, prima che domani il presidente parta per Roma, dove arriverà nel pomeriggio (per restare una settimana e forse anche qualcosa in più). Monchi, invece, sarà di nuovo in Spagna, dove proprio ieri Sport (quotidiano catalano) ha lanciato la notizia di un suo imminente sbarco alla corte del Real Madrid. Ci sono però tutta una serie di controindicazioni che fanno pensare al contrario, al di là ovviamente del fascino delle merengues. Monchi è sevillista hasta la muerte e conoscendo la rivalità forte (a tratti fortissima) che c’è tra Siviglia e Real, è difficile che tradisca il suo popolo così. Tra l’altro, un altro bel problema Monchi ce l’ha in famiglia, dove ha due figli tifosissimi del Siviglia (E che non gradirebbero) ed una moglie che vuole che lui smetta e che Monchi ha invece convinto ad accettare ancora il suo lavoro con la promessa di portarla a vivere in una città bella come Roma. In più il Real non ha il d.s. (ma un direttore generale come José Angel Sanchez, di cui Florentino Peres si fida molto) e fa le trattative con la forza economica. Insomma, uno come Monchi serve molto di più alla Roma che non al Real. «Un futuro in Serie A? Non è il momento di parlarne ora», ha detto ieri il d.s. del Siviglia.
L’INCONTRO – Oggi, dunque, Pallotta e Baldini dovrebbero vedersi ed iniziare a ragionare sulle strategie future. Sul banco, ovviamente, soprattutto la questione relativa a Luciano Spalletti ed alla conduzione tecnica della prossima stagione. Insomma, c’è da fare anche la Roma del futuro e con il rispetto dei ruoli – quello dell’a.d. Umberto Gandini e del d.g. Mauro Baldissoni, entrambi coinvolti nelle scelte decisionali – Pallotta chiederà consiglio proprio a Baldini, che Spalletti l’ha suggerito e caldeggiato più di un anno fa, quando c’era da sostituire Rudi Garcia in corsa. Del resto, l’ultima botta e risposta a distanza tra il presidente della Roma e il suo allenatore è stato duro e può lasciare degli strascichi. La Roma non può permettersi di aspettare davvero fine maggio (o il 2 giugno, in caso di finale di Coppa Italia) per conoscere la decisione del tecnico. Che in realtà, in cuor suo, sembra averla già presa. E su questa, ovviamente, pesano molto le strategie e le potenzialità della Roma che verrà. Insomma, Spalletti vuole giocatori, possibilmente pure i campioni. La Roma punta ad un progetto, invece, che preveda anche i giovani. E Monchi, appunto, che nello scoprire giovani e valorizzarli è un maestro. Le due cose, però, non combaciano. Ed anche di questo si parlerà oggi a Londra.