Stasera serve il miglior Micki. E lui lo sa bene

Il Corriere Dello Sport (R.Maida) – Se la Roma segna poco non è solo colpa del singolo e del centravanti. Chi più è mancato a Mourinho rispetto agli standard è Henrikh Mkhitaryan, un giocatore completamente diverso rispetto allo scorso anno. I numeri non mentono: nelle prime 11 giornate lo scorso anno aveva erogato 6 gol e 5 assist, quest’anno è fermo a 2 reti e 2 passaggi vincenti. Un crollo nelle performance che è il risultato più evidente nelle ultime settimane: doppia bocciatura di Mourinho, che lo ha sostituito sia con il Cagliari che contro il Milan.

All’epoca del Manchester United, Mkhitaryan veniva spesso pungolato dal tecnico per la tendenza a “svanire” nel corso delle partite e della stagione. E’ bastato ritrovarsi in Serie A per chiarire gli screzi del passato e ricostruire un rapporto virtuoso, l’armeno ha riflettuto a lungo con la famiglia prima di rinnovare il contratto, ma poi è stato proprio il portoghese a convincerlo a rimanere. La molteplicità di partite, incluse quelle con la nazionale, tra settembre e ottobre, lo hanno sfiancato. E’ consapevole, anche per lo storico di infortuni che lo ha frenato nelle ultime stagioni, di doversi gestire. Finora lo ha fatto bene, evitando rischi per le delicate fibre muscolari. Stasera in Conference League dovrebbe giocare trequartista, al posto dell’acciaccato Pellegrini. La speranza della Roma è che stavolta il rendimento e il risultato siano diversi.

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