Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – Una delle situazioni più spinose naturalmente è quella legata a Smalling. Perché tecnicamente il difensore centrale già adesso potrebbe siglare un pre accordo con un altro club e, quindi, giocare con un’altra maglia la prossima stagione. Nessun allarmismo fin qui, ma il contratto scade a giugno e diversi club italiani ed esteri hanno già chiesto informazioni all’entourage.
Smalling ha un’opzione di rinnovo per un’altra stagione (alle stesse cifre) che potrà esercitare dopo il 50% delle partite giocate: il giocatore ha chiesto tempo per riflettere prima di prendere una decisione, la Roma come risposta gli ha offerto un contratto biennale ma con uno stipendio più basso rispetto ai 3,5 milioni di euro netti che percepisce dal 2020. Attenzione alla Premier League e all’Inter che fiuta il secondo colpo a zero dopo quello di Mkhitaryan.
Gennaio sarà un mese importante per delineare il suo futuro, ma anche quello di Belotti che fin qui ha deluso le aspettative e ha bisogno di giocare (deve raggiungere ventuno presenze da 45 minuti e un certo numero di gol) per far scattare il rinnovo biennale. Stesso discorso per El Shaarawy che deve convincere Mourinho a far scattare entro il primo giugno l’opzione per un altro anno di contratto.
Per tutti gli altri invece è stand by: Zalewski è ancora in attesa di ricevere un adeguamento del contratto dopo l’exploit dell’ultima stagione e la convocazione al Mondiale, Spinazzola (2024) dovrà mostrare di aver definitivamente superato l’infortunio e di poter tornare ai suoi livelli. Poi naturalmente c’è Zaniolo. Nessun incontro con la Roma, nessun contatto importante con l’agente. Una situazione non proprio tranquilla né per il giocatore, né per Mourinho che vuole puntare sul ragazzo anche per il futuro. La Roma vuole prima valutare le sue prestazioni e ha scelto di aspettare: i tifosi sperano non troppo.