Nel calcio non necessariamente i numeri sono l’effettivo riassunto di una stagione, ma senza dubbio offrono un panorama di quello che si è fatto. Divisi tra statisti e romantici, tra chi tiene di più alla quantità e chi alla qualità, ad una giornata dal traguardo, senza contare la finale in ballo, è comunque d’obbligo fare un po’ di conti.
Sembra sempre più probabile che al comando dei giallorossi l’anno prossimo potrebbe esserci Walter Mazzarri. Il suo Napoli ha sbagliato soltanto una sfida in casa e ben quattro fuori, questo lo accomuna alla Roma, che in casa ne ha perse quattro, ma fuori addirittura il doppio. Se vogliamo entrare in tema di contraddizioni invece, i giallorossi hanno subito ben 55 reti, lo stesso numero di gol presi dal Siena, migliore solamente al Pescara e già retrocesso, ma ne hanno anche fatte 69 l’esatto numero di quelle realizzate dalla Juventus Campione d’Italia. Il che ci rende il secondo miglior attacco e la seconda peggior difesa. Questo dato si cela sicuramente dietro alla strategia Zemaniana, ma non solo…e anche qui Mazzarri potrebbe essere una scelta vincente, avendo il miglior attacco, ma anche la seconda miglior difesa. Certo c’è da chiedersi quanto il merito sia esclusivamente suo, quanto del Napoli nel complesso e quanto di un binomio così consolidato. Rimanendo nel presente dopo il pareggio di ieri con il Milan matematicamente l’unico tramite tra la Roma e l’Europa League è la finale di Coppa Italia contro la Lazio. A far salire ancora di più la febbre da derby contribuisce la vicinissima posizione in classifica delle due squadre della Capitale, separate soltanto da 2 punti al settimo e sesto posto, con la remota possibilità ancora per la Lazio di superare l’ Udinese al quinto. Altro dato statistico importante è quanto in questo campionato abbiano contato per i giallorossi i troppi punti persi con le piccole: tra andata e ritorno, la Roma ha lasciato per strada 32 punti e la distanza che la separa dalla vetta e cioè dalla Juventus è di 28. Non essendo il calcio matematica, forse fare questi parallelismi è il metodo più giusto per intrecciare storia e dati, vittorie e sconfitte, sogni e rimpianti e per avere qualche indizio su quale potrebbe essere il futuro in casa Roma.
Umberto Ruggeri