La Gazzetta dello Sport (A. D’Urso) – In attesa di conferme in campionato contro il Venezia, la Roma formato Europa è pronta ad attraversare di nuovo i cieli dell’Euro-zona ad altezze che ben conosce. Sulla carta d’imbarco giallorossa, ci sono scritti numeri che fanno sognare: in 6 anni una Conference League vinta, una finale persa ai rigori a Budapest e tre semifinali tra Champions ed Europa League. E alla cloche di comando, stavolta, dopo Eusebio Di Francesco, Paulo Fonseca, José Mourinho e Daniele De Rossi, c’è un tecnico giallorosso, Ivan Juric, alla prima sfida internazionale contro l’Athletic Bilbao di Nico e Inaki Williams ma che in vita sua non ha mai avuto vertigini, concentrato com’è sull’Olimpico e sul bottino da conquistare davanti ai tifosi.

Perché lui, il croato, vuole tenere per sè le sue emozioni e fa del pragmatismo la cifra del suo modo di vivere il calcio: “Penso solo alla partita, spero che i tifosi staranno vicino alla squadra. Che deve continuare a fare bene come contro l’Udinese: spero di vincere e questo è il mio unico pensiero, non vado oltre”. Stasera incontrerà Ernesto Valverde, con l’allenatore della Roma che vorrebbe imporsi sull’ex Barcellona grazie a scelte vincenti e mosse da stratega.

E proprio attorno alle soluzione anti-Athletic c’è grande attesa. Dalla difesa a tre con Mario Hermoso al debutto dal 1′ alla staffetta SouléDybala, che potrebbe risultare la chiave della sfida. Juric ha spiegato che Paulo va gestito ma anche che ha recuperato bene dalla partita di domenica. Difficile immaginare una Roma senza la Joya ispirata di questo periodo, libera di svariare su tutto il fronte offensivo. Probabile quindi, una staffetta sulla trequarti proprio con il connazionale Matias, finito nell’ombra nelle ultime giornate ma pronto a ridire la sua, anche perchè – ha aggiunto il croato – “si allena bene e avrà le sue chance”.