Scoppia un nuovo caso attorno al dossier Stadio della Roma: secondo l’architetto Francesco Sanvitto l’iter seguito è sbagliato e va annullato: «Dovevano prima adottare il verbale della Conferenza in Consiglio e poi procedere con la variante. Inoltre ci sono irregolarità nella questione della rimozione dei vincoli idrogeologici per cui presenteremo queste osservazioni che saranno bocciate e che riproporremo, insieme a Italia Nostra, al Tar». Come riporta Il Tempo, per Luca Montuori, assessore all’Urbanistica della Giunta Raggi, invece l’iter seguito è corretto: «La procedura è complessa, sull’interpretazione delle norme che regolano la Conferenza di Servizi e l’adozione della variante noi siamo sereni. Sanvitto farà i suoi passi ma leggendo le carte e lo scambio di lettere con la Regione noi siamo assolutamente tranquilli. Saranno i giudici a decidere se la legittimità dell’iter è stata rispettata oppure no. Inoltre il nostro progetto, rispetto al precedente, ha ridotto l’impatto sulla vita del quadrante». Secondo il Campidoglio, il termine «prima seduta utile» riferito nella legge non va inteso come la prima data «utile» in calendario dopo la chiusura della Conferenza. Ma è la prima data disponibile dopo la fine dell’iter di formazione della variante urbanistica: il verbale della Conferenza di Servizi non è un semplice resoconto della seduta conclusiva bensì è il testo su cui si basa l’adozione della variante. La stessa segue norme precise che prevedono pubblicazione, osservazioni e controdeduzioni (la fase in cui siamo ora, ndr). Perciò, solo dopo questo iter si deve andare in Assemblea Capitolina.