Stadio Roma. La Raggi spinge e torri più basse

Corriere Dello Sport (G.D’Ubaldo) – Si va avanti per lo stadio della Roma, ma adesso si lavora sulle riduzioni delle cubature. I proponenti accetteranno le imposizioni del Comune sull’abbassamento delle torri del Business Park. Il nuovo incontro di ieri in Campidoglio tra la sindaca Raggi e il suo staff e i proponenti, rappresentati da Baldissoni, Parnasi e Caporilli (durato dalle 10 alle 11,45), è stato valutato positivamente dal direttore generale della Roma: «E’ andata bene, continuiamo a lavorare e ora abbiamo messo il piede sull’acceleratore per cercare di definire i miglioramenti al progetto richiesti dall’amministrazione nei tempi richiesti dalla Conferenza dei Servizi. La modifica al progetto è un discorso che stiamo portando con il Comune nel rispetto dell’equilibrio economico finanziario e dei tempi della Conferenza su cosa migliorare anche in riduzione».

RIDIMENSIONATO BERDINI – All’incontro di ieri non era presente l’assessore all’Urbanistica Berdini, che come è noto è contrario alla realizzazione dell’intero Business Park. Anche Virginia Raggi ha espresso la sua posizione propositiva sullo stadio della Roma. Ha postato una foto della riunione su Twitter con una frase: «I tecnici sono al lavoro per migliorare il progetto stadio nel rispetto dei tempi». I tecnici devono individuare su quali opere intervenire per ridurre le cubature, poi andranno alla Conferenza dei Servizi, in programma per domani. Devono trovare il modo di realizzare l’aggiustamento per arrivare a una riduzione della cubatura nei tempi della Conferenza dei servizi, che da domani entra nella fase decisoria.

LA VOLONTA’ DELLA RAGGI – Ma da ieri non ci sono più dubbi: Virginia Raggi vuole chiudere sullo stadio della Roma e non perde tempo. L’incontro di ieri mattina, a cui hanno preso parte anche il presidente dell’Assemblea Capitolina Marcello De Vito e il vicesindaco Luca Bergamo, ha impresso un’accelerazione al progetto ma un’intesa sulla riduzione delle cubature ancora non c’è. Sul tavolo c’è un’ipotesi di riduzione complessiva del 20% di volumetrie e il ridimensionamento a palazzi di due delle tre torri previste. Se tale ipotesi andasse in porto, la linea dell’assessore all’Urbanistica Paolo Berdini del rigoroso no alle torri verrebbe ridimensionata, a favore di un compromesso all’insegna dell’abbassamento delle cubature previste dal progetto originario. Berdini ha visto la sindaca nel tardo pomeriggio insieme ad alcuni consiglieri e all’assessore allo Sport Daniele Frongia. E’ prevalsa la linea della sindaca e a Palazzo Senatorio ora le parole d’ordine sull’impianto di Tor di Valle sono “accelerazione” e “intesa nell’interesse della città”. Insomma, anche se l’accordo vero e proprio ancora non c’è, si lavora per trovarlo. Sembra sfumare definitivamente il prolungamento della metro B a favore del potenziamento della Roma Lido. Mentre resta in bilico la costruzione del ponte inizialmente disegnato, considerato non più essenziale vista l’imminente realizzazione del Ponte dei Congressi. Comunque l’obiettivo principale resta quello di ridurre le cubature senza eliminare nemmeno un’opera pubblica essenziale. Accettando questa linea del Comune la Roma dovrà aprire ulteriormente il cordone della borsa. Nelle ultime riunioni sarebbe venuta meno anche l’ipotesi di sottoporre all’Assemblea capitolina un nuovo progetto che stravolga quello attualmente in discussione nella Conferenza dei servizi. Ovviamente servirà comunque un passaggio in aula con una variante perché il progetto, seppure alleggerito di molto, supera la previsione del Piano regolatore.

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