Il Messaggero (S.Canettieri) – E proroga sia. Questa mattina si riunisce la conferenza dei servizi sul progetto dello stadio di Tor di Valle. Durante l’incontro verrà valutata la richiesta motivata avanzata dai proponenti del progetto di una sospensione dei lavori di almeno 30 giorni «al fine di superare le criticità e definire il procedimento con esito positivo». Tra gli scogli da superare c’è il procedimento di vincolo avviato dalla sovrintendenza archeologica competente sull’ippodromo. Per il nuovo stadio della Roma, «saranno – ha spiegato il presidente del consiglio comunale Marcello De Vito in un’intervista al Corriere dello Sport in uscita oggi – realizzate sia le opere necessarie per il raddoppio della via del Mare, sia il ponte pedonale e la nuova stazione per la ferrovia Roma-Lido». Nell’intervista l’esponente del M5S, parla dell’accordo fra i proponenti e il Comune di Roma: «Il nuovo progetto è innovativo, lo abbiamo rivoluzionato affinché possa rappresentare una reale opportunità per la città, nell’interesse dei romani». L’operazione immobiliare calcistica, reduce dal dimezzamento delle cubature, ha ormai la totale blindatura del M5S.
LE POSIZIONI – A partire da Beppe Grillo, che dopo una serie di oscillazione, difende a spada tratta la nuova trattativa parlando di «visione innovativa del M5S» attaccando gli urbanisti e gli accademici che si stanno schierando contro il nuovo progetto. «Perché la verticalità deve essere sempre sinonimo di qualità? Chi lo dice? Esistono – dice Grillo in versione urbanista – esempi di interi quartieri che si sviluppano in orizzontale senza smania di verticalità, che a fronte sello sviluppo orizzontale aumentano la qualità della vita il rapporto con l’uomo e migliorano l’impatto ambientale». Ulteriore blindatura alla sindaca Raggi è arrivata da Luigi Di Maio. Il vicepresidente della Camera, ieri in Campidoglio, ha spiegato: «Mi pare che la decisione del sindaco Raggi sullo stadio abbia unito tutto il M5S. Anche la base? Sì, anche la base, anche se non so che intendete per base, ma io noto che sono tutti molto contenti». Un modo per silenziare la fronda dei consiglieri contrari all’accordo e il tavolo dell’Urbanistica che prima del via libera ha chiesto (invano) l’annullamento della delibera. Ottenendo però la solita scomunica – via blog – da Grillo.