In Campidoglio sanno che l’operazione stadio della Roma, dopo il terremoto degli arresti per mazzette e la bocciatura del Politecnico di Torino, rischia d’impaludarsi nei parlamentini delle circoscrizioni. Se i professori dell’ateneo sabaudo ammorbidiranno un po’ i toni si procederà con la variante urbanistica. Che però, dopo il voto in giunta, dovrà passare per le secche dei due municipi dove ricadrebbe l’intervento urbanistico, cioè il IX e l’XI distretto, entrambi a maggioranza M5S. I consiglieri municipali dovranno insomma sfornare un parere sull’operazione. Non sarà vincolante, ma una clamorosa, doppia bocciatura alla delibera della giunta di Virginia Raggi aprirebbe una faglia senza precedenti tra i pentastellati romani. Come riporta Il Messaggero, il risultato è sul filo e a Palazzo Senatorio la questione è seguita da vicino. Basterebbe una defezione per cassare il progetto del nuovo stadio con annesso mega complesso di negozi. In Campidoglio si aspettano un parere positivo, ma «con prescrizioni». C’è fermento anche nell’altro municipio interessato dall’operazione, il IX, il distretto dell’Eur. Il presidente della Commissione Urbanistica, Paolo Mancuso, ha appena lasciato i 5 stelle proprio per la mancata trasparenza sullo stadio. Intanto James Pallotta continua a trattare con l’Eurnova per comprare i terreni di Tor di Valle. In settimana gli emissari del presidente giallorosso dovrebbero arrivare a Roma dagli Usa per avvicinarsi a un accordo.