Corriere della Sera (G. De Santis) – Nell’area di Pietralata dove è previsto che sorga lo stadio giallorosso è il 1993 quando viene individuata la presenza di querce. La rilevazione è riportata in uno studio intitolato “Carta della vegetazione” della provincia di Roma datato 2006.

Il documento è uno dei passaggi chiave della consulenza firmata dall’agronomo Massimiliano Frattale, in cui il tecnico certifica la presenza di 15mila metri quadri di bosco – un ettaro e mezzo – laddove dovrebbe sorgere la curva sud. La dimensione imporrebbe la qualifica di area boschiva, con la conseguenza di vincolare lo spazio alle tutele previste dalla legge regionale 39 del 2002 per la salvaguardia della fauna e della flora.

Le querce individuate nel 1993 ci sono ancora, e non sono le uniche piante rilevate dall’agronomo che ha individuato altre specie quali il Laurus nobilis, l’olmo e il bagolaro. C’è anche un’importante presenza di sambuco e robinia. La consulenza, voluta dal comitato Monti di Pietralata, è adesso nel fascicolo della Procura, che indaga sulla procedura che ha dato il via libera alla realizzazione dello stadio.

L’inchiesta è stata aperta per falso in atto pubblico e per ora è senza indagati. Ha per oggetto il possibile mancato riconoscimento di area naturale. Bisognerà capire come mai il dipartimento comunale Ambiente non abbia provveduto – prima della delibera d’interesse pubblico – a inviare un proprio agronomo per verificare le condizioni dell’area