Il Tempo (F.Magliaro) – “La mancanza di parte della documentazione non cambia la nostra impostazione”. Dopo che, nei giorni scorsi, l’assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Giovanni Caudo, aveva specificato in una intervista pubblica quanto Il Tempo aveva già anticipato circa i dubbi sulla prosecuzione dell’iter procedimentale per l’esame dello stadio della Roma in assenza di tutta la documentazione “definitiva” del progetto, la scoperta della mancanza anche di altre relazioni sulle opere “di pubblico interesse” non muta sensibilmente la posizione del Campidoglio.
Abbiamo contattato anche il coordinamento del progetto, esponendo la carenza di questa parte di progetto e, cioé, la mancanza delle relazioni esplicative sugli interventi previsti per l’asse viario di Via del Mare e Via Ostiense, sullo svincolo di Parco de’ Medici lungo l’autostrada Roma-Fiumicino e sull’asse viario interno che collegherà proprio l’autostrada con la via del Mare attraverso il ponte carrabile sul Tevere. Ci sono solo mappe e cartine, disegni grafici e sezioni, ma nessuna relazione che spieghi in modo discorsivo come si intenda procedere e che tipo di lavori si vogliono fare. “Crediamo – fanno sapere i coordinatori del progetto – che si possa trattare solo di un errore nella trasmissione dei plichi e nella stesura degli elenchi dei file presentati al Comune. Nei prossimi giorni, effettueremo le opportune verifiche e saremo in grado di fornire una risposta più approfondita”.
“Le carte – spiega Caudo – sono all’esame dei dirigenti e degli uffici tecnici. Spetta a loro verificare e controllare. Sulla base delle loro verifiche, poi, vedremo come procedere ma la questione resta sempre la stessa. Il progetto è importante non solo per la città ma per il Paese intero. Inoltre, è, come ho già detto in passato, di grande qualità. Il Comune, a suo tempo, ha fornito indicazioni precise e, sulla base di quelle, è stato costituito un gruppo tecnico di lavoro fra i diversi assessorati coinvolti, coordinato dall’Urbanistica, che sta studiando la documentazione e la invierà in Regione. Allegheremo una relazione che metterà in evidenza eventuali carenze che ci sono nella documentazione. Abbiamo già visto che manca la quantificazione dei costi delle opere pubbliche e ora queste. Noi manderemo in Regione e al proponente la nostra relazione, che avrà modo di integrare i documenti che sono necessari all’approvazione, ma poi la Conferenza di Servizi decisoria potrà richiedere integrazioni specifiche”.