Stadi aperti al 50% a partire da Inter-Milan

La Gazzetta dello Sport (V. Piccioni) – Il campionato ricomincerà dal 50 per cento della capienza e dai quasi 40 mila spettatori del derby di Milano. Un 50 per cento, si spera, con vista 100. Ma se la prima soglia non ha bisogno di nuovi interventi normativi, la seconda ovviamente potrebbe arrivare solo con un altro decreto. E qui naturalmente, il percorso è affollato di punti interrogativi, non tanto e non solo per il su e giù della curva epidemiologica, quanto per le incertezze di una situazione politica incandescente legata all’elezione del nuovo capo dello Stato.

Fino alla possibilità di una caduta del governo che porterebbe a un rimescolare le carte con esiti tutti da verificare. Meglio partire da ciò che sembra a questo punto se non scontato, molto probabile: finito il periodo di autoriduzione del 50 per cento, suggerito in qualche modo dal premier e dal ministro della Salute, la Lega ovviamente non rinnoverà la misura. Il derby di Milano sabato 5 febbraio alle 18 si svolgerebbe con circa 38 mila spettatori, la metà della capienza dello stadio Meazza.

È il “pronostico” di Luigi De Siervo, l’amministratore delegato della Lega di Serie A che ieri, dopo l’intervista rilasciata alla Gazzetta , è intervenuto a “La politica nel pallone” su Gr Parlamento: “Dalle informazioni che abbiamo, avremo almeno il 50 per cento ed è il minimo sindacale. Speriamo di poter raggiungere presto il 100 per cento della capienza degli impianti grazie al grande lavoro che sta facendo la sottosegretaria allo sport, Valentina Vezzali. Dobbiamo tornare a un livello di normalità e riportare il pubblico negli stadi. Perché anche quando torneranno le coppe europee sarebbe un danno enorme per i nostri club giocare all’estero con il pubblico avversario e in casa senza tifosi, perderemmo il fattore campo“. E il 100 per 100? Questo traguardo è sicuramente meno lontano.

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