Da una parte Kolarov dall’altra Srna. In mezzo ci sono poco più di tre anni di differenza, anche se in realtà a separarli c’è un mondo intero. C’è tutta la differenza che passa tra serbi e croati, divisi da una guerra che ha lasciato i segni nel passato e nel futuro. Ma loro sono gli eredi della generazione d’oro della ex Jugoslavia che vinse il mondiale Under 20 in Cile con giocatori come Suker, Mihajlovic, Prosinecki, Boban e Mijatovic. Oggi allora metteranno da parte tutti i brutti ricordi e penseranno solo a giocare per vincere, per quanto uno possa dimenticare tante e tali atrocità. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.