Il Tempo (E.Menghi) – Cambiano preparatori e metodi d’allenamento, ma la Roma anche quest’anno ha fiato corto e muscoli fragili. La squadra non corre più, è a pezzi fisicamente e le gambe molli certo non aiutano a conservare il vantaggio, una volta acquisito. Il crollo atletico è coinciso con quello mentale, dal derby in poi, e nemmeno la pausa natalizia ha permesso ai giocatori di recuperare energie e resistenza. Contro il Milan la luce si è spenta dopo 20 minuti, pochi per pensare di vincere una partita. I giallorossi sembrano stanchi oltre che sfiduciati e, a parziale giustificazione per alcuni, c’è il fatto che spesso sono stati costretti a scendere in campo acciaccati: Iago Falque combatte da settembre con un fastidio al ginocchio, De Rossi ha oscillato tra campo e tribuna per problemi agli adduttori trascinati a lungo. Il passato ha portato consiglio a Garcia, che stavolta non si è fidato del semaforo verde dei medici per Salah e ha preferito gestirlo, perché aveva già perso Gervinho prendendosi il rischio di schierarlo troppo presto. L’ivoriano ha sofferto di una lesione al retto femorale destro, con successiva ricaduta, ma è in bella compagnia perché sono in tutto 10 i giocatori costretti allo stop per guai muscolari, 17 i ko complessivi.
C’è stato anche qualche falso allarme, come il «grave infortunio» temuto dal tecnico francese alla richiesta di sostituzione di Maicon contro il Leverkusen, dopo che il titolare Florenzi era uscito per un affaticamento guarito in tempo per il derby. Gli ultimi a fermarsi sono stati Manolas, rimasto negli spogliatoi all’intervallo del match col Milan, e Nainggolan, che si è affidato ad una bustina di sali minerali per provare a contrastare il risentimento ai flessori accusato a cambi ultimati. Il fatto che siano usciti zoppicando dallo stadio non porta grandi speranze, la verità si saprà oggi, quando verranno effettuati gli esami strumentali (per gli altri giorno libero).
Sono tornati alla ribalta i dubbi sulla preparazione atletica della squadra, con qualche frecciatina di Garcia che non è passata inosservata, ma a farsi notare sono soprattutto i numeri: la Roma ha percorso più km (98.176) solo di Carpi, Verona, Atalanta, Palermo, Genoa, Frosinone e Torino. Squadre che guarda dall’alto in basso, mentre chi sta davanti ha polmoni più grandi. Arriva dalla Primavera la rivelazione delle ultime gare dei giallorossi: Sadiq sembra di un altro pianeta in confronto a chi gli gioca intorno, ma dalla prossima sfida con il Verona si rivedrà Dzeko, che invece sta facendo una fatica incredibile. La speranza di Garcia è che la squalifica a cavallo delle feste sia bastata per ritrovare freschezza e magari il fiuto da bomber. Sempre che basti.