La Gazzetta dello Sport (A. Gozzini) – Al Milan Romagnoli mette tutti d’accordo: Alessio è giovane, italiano e veste d’azzurro Under 21, come da profilo tracciato da Berlusconi. In più gioca da difensore e calcia con il mancino, come da richiesta di Mihajlovic. Il prezzo è alto ma anche Galliani, a.d. rossonero, è convinto che valga il sacrificio: venticinque i milioni già offerti alla Roma. I dirigenti giallorossi sono quelli meno in linea con la filosofia rossonera: per loro Romagnoli vale anche qualcosa in più. Sul resto, invece, concordano: pensano anche a Roma che Alessio possa crescere fino a diventare una nuova colonna della Nazionale.
VEDREMO… Da qui il braccio di ferro che riprenderà non appena Galliani rientrerà dalla tournée cinese della squadra: l’a.d. è pronto all’assalto decisivo. A dargli ulteriore forza è la volontà del giocatore, che spinge per riabbracciare Sinisa. E se Galliani era uscito allo scoperto da Shanghai (»Dipende tutto dalla Roma, noi abbiamo già fatto la nostra offerta»), Romagnoli lo ha fatto da molto più vicino. Fuori dai cancelli di Trigoria, centro sportivo giallorosso, è stato intercettato dai tifosi al termine dell’allenamento: «Se resto a Roma? Vedremo…». Una parola e tre punti di sospensione: di questi tempi praticamente una conferma del desiderio di cambiare aria. Non si fosse capito bene, Romagnoli ha pure raffreddato il Napoli, che lo stesso lo voleva inserire nel proprio reparto rinnovato. Nel frattempo gli è già stato fatto spazio nello spogliatoio rossonero, zona riservata ai difensori: Albertazzi è stato ceduto a titolo definitivo al Verona.
TEMPI I contatti con Roma saranno così immediatamente riavviati: la sensazione è che la resistenza giallorossa possa indebolirsi. Anche con Bertolacci, altro giovane di buona prospettiva, la Roma aveva pensato di tener duro, temendo magari di doversi pentire di un’eventuale cessione: il pressing rossonero, unito a 20 milioni, ha ammorbidito la posizione. Con Romagnoli potrà succedere lo stesso e potrà anche succedere a breve. Manca solo che oltre a Berlusconi, Sinisa e Galliani, siano d’accordo pure Sabatini e Pallotta.