La Gazzetta dello Sport (M.Dalla Vite) – Sospesi fra il rischio e la mossa a sorpresa. A scanso di equivoci: se ci sarà anche il minimo dubbio che Mauro Icardi possa avere una ricaduta (al lega mento del ginocchio destro), non ci sarà altro che la sosta coatta. Se invece il lavoro di ieri – palestra la mattina e campo nel pomeriggio, allenandosi con buonissima intensità – darà altri frutti oggi e pure domani, beh, la famosa ipotesi della prima ora legata alla panchina ecco che potrebbe avere un seguito concreto. L’eventualità dell’entrata in campo, però, sarà un altro e ulteriore passo tutto da verificare.
VICINANZA DA CAPITANO – Una cosa, però, è al vaglio di tutti: Mauro Icardi sta prendendo in seria considerazione l’idea di viaggiare con la squadra che raggiungerà Roma in treno subito dopo il pranzo di domani. Esserci comunque insomma, un segnale da capitano: e nessuno esclude che il «gesto» possa avvenire, a prescindere dalla disponibilità o meno per la partita dell’Olimpico.
LE PROVE TATTICHE – Ieri Roberto Mancini – davanti agli occhi di Zanetti, Gardini e di Ausilio rientrato dalla Spagna – ha provato un 4-2-3-1 mancante di Kondogbia che ha fatto lavoro differenziato. Nei due di mezzo c’erano Brozovic e Medel; nei tre dietro a Eder giocavano Biabiany, Ljajic e Perisic. La sensazione è che una volta recuperato il francese l’Inter possa disporsi con un 4-2-3-1 nel quale Brozovic andrebbe a fare il trequartista, con Ljajic che si sposta a destra e Perisic che resta a sinistra. L’opzione Biabiany, però, è seriamente presa in considerazione dal tecnico che sulla fascia destra ha bisogno di uno di gamba e di sacrificio costante. E Jovetic? Niente da fare nemmeno stavolta: la contrattura al soleo lo blocca ancora.
COL CUORE – Martedì sera, Massimo Moratti, assieme alla sorella Bedy e a Evaristo Becca lossi, ha presenziato alla festa dell’Inter Club Imbersago, in provincia di Lecco. «Speriamo con il cuore che sabato si vinca – ha detto l’ex presidente nerazzurro – sarebbe molto importante». Decisivo, anche.