La Gazzetta dello Sport – Sbattere la testa al muro (testuale), non vedere la luce in fondo al tunnel e poi tornare a sentire l’odore dell’erba, l’amore dei tifosi. E avere, anche, la possibilità di giocare una finale europea, dopo che meno di un anno fa il destino ne ha tolta un’altra. C’è tutta la storia di Leonardo Spinazzola nelle parole del terzino sinistro: dopo la rottura del tendine d’Achille e la lunga, e faticosa, rieducazione, è tornato a giocare e le sensazioni sono più che buone. “Sto bene, sono motivato e felice di giocare le prossime due partite. Quando non vedevo i risultati sbattevo la testa al muro, è stato il momento più difficile, ma poi quando ho iniziato a sentirmi meglio nella mia testa c’era Tirana”.
La sensazione è che Mourinho, dall’inizio o a partita in corso, lo metterà in campo sia contro il Torino sia contro il Feyenoord e, dice Spinazzola, “è importante arrivare bene a tutte e due le partite. L’importante adesso è pensare al campionato, visto che ci aspetta una partita fondamentale: vogliamo chiudere la Serie A con una bella vittoria. Poi avremo cinque giorni per preparare la finale“.