Spinazzola-Pellegrini, scambio sospetto: per le plusvalenze rischia anche la Roma

La Repubblica (G. Scarpa) – Il caso delle plusvalenze dopate del calciomercato approda nella Capitale. Nel mirino degli investigatori c’è la Roma. I pm di piazzale Clodio hanno aperto un fascicolo sull’affare chiuso a ridosso del 30 giugno 2019, giorno di chiusura dei bilanci, tra la Juventus e Roma per lo scambio tra Luca Pellegrini e Leonardo Spinazzola. I magistrati del capoluogo piemontese hanno lavorato il dorso torinese dell’indagine nell’ormai famosa inchiesta “Prisma”. Il profilo Juventus, per essere chiari. Per quanto riguarda eventuali falsi in bilancio attribuibili al club giallorosso, adesso si sta muovendo la procura penale di Roma.

La cessione alla Roma pesa per 29 milioni e mezzo e ha consentito alla Juventus di iscrivere nel bilancio d’esercizio al 30 giugno 2019 una plusvalenza. L’operazione è avvenuta contestualmente all’ac-quisto, dalla stessa Roma e nel medesimo giorno, del giovane Pellegrini per 22 milioni. Altra plusvalenza sospetta. Convocato come testimone, Cherubini aveva dichiarato agli inquirenti che quando parlava di una “modalità lecita spinta troppo” che avrebbe provocato un “fuori giri” alla macchina Juventus, riferendosi a Paratici, avrebbe commentato soltanto l’aspetto tecnico. Perché “Fabio era convinto che Spinazzola si infortunasse”. Adesso si apre il nuovo fronte, quello romano.

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