Corriere dello Sport (G. Marota) – Speedy Spina vuole tornare a correre, ma la sua velocità non riuscirà a battere il tempo. Quello scorrere secondo i ritmi naturali della vita, anche se al terzino sinistro della Roma da qui in avanti sembrerà andare lentissimo.
Novembre è l’obiettivo iper-ottimistico che Leonardo Spinazzola si è posto per tornare a sentire il profumo del campo, eppure la rottura del tendine d’Achille non è un infortunio di poco conto. Anzi. E il medico che l’ha operato, il finlandese Lasse Lempainen, parlò di “7-8 mesi” per la completa riabilitazione.
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Ma il tempo passa. È già trascorso un mese esatto, ad esempio, da quando Spinazzola saltellava con le stampelle sulla scaletta del volo che riportata l’Italia da Wembley a Roma con la coppa. I compagni di Nazionale hanno dedicato al terzino della Roma il trionfo continentale. Anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo discorso agli azzurri ebbe un pensiero per Leonardo.
Ieri il ragazzo di Foligno è tornato a parlare a Sky Sport: “Sto molto bene – ha spiegato – sto lavorando tanto e ogni giorno vedo progressi nel mio tendine. Sono molto felice. Cosa ho pensato quando mi sono fatto male? Che doveva succedere in quel momento, ma dopo mezz’ora già pensavo al rientro“.