Pagine Romaniste – La Roma espugna il Picco di La Spezia solamente nel finale. In controllo per tutta la partita, i giallorossi aspettano l’ultimo minuto per stendere la squadra di Thiago Motta. Decide il rigore di Abraham conquistato da Zaniolo. Il numero 22 giallorosso è stato colpito in pieno volto da Maggiore.
La Roma si è ritrovata in superiorità numerica da fine primo tempo. In cinque minuti, infatti, Amian ha ricevuto due ammonizioni, che lo hanno portato a concludere anzitempo la sfida. Il primo cartellino gli è stato sventolato per aver alzato il gomito su Zalewski. Poco dopo, in un tentativo di ripartenza giallorossa, l’esterno francese ha fermato Pellegrini, che si apprestava a ripartire. Vivaci le proteste dello Spezia. Giocatori e staff hanno reclamato il fatto che il capitano della Roma non avesse più il contatto visivo col pallone.
Le espulsioni, oltretutto, potevano essere anche due. Con un giallo pendente dalla mezz’ora di gioco, Agudelo ha rischiato di seguire il compagno al 65′: a palla lontana, ha atterrato Zalewski – ancora mal capitato – senza però ottenere la seconda ammonizione, come richiesto dai giallorossi. In casa romanista, invece, sono stati ammoniti Mancini e Kumbulla.
[inline]
LA MOVIOLA DEI QUOTIDIANI
La Gazzetta dello Sport – Lo Spezia protesta con grande veemenza con Fabbri, in un modo o nell’altro, anche grazie all’intervento del Var, alla fine riesce a limitare i danni sugli episodi sfuggitigli di mano.
Alla fine del primo tempo i liguri si lamentano per il secondo giallo ad Amian, ma la decisione dell’arbitro è giusta: il fallo del difensore dello Spezia su Pellegrini è netto e interrompe un’occasione pericolosa. Al 63′, invece, manca il secondo giallo ad Agudelo per un brutto fallo su Zalewski: Fabbri fischia solo la punizione.
Al tramonto della partita, l’arbitro della sezione di Ravenna è salvato dal Var Di Palolo: nell’azione in cui Zaniolo prende la traversa, non aveva visto il calcio in faccia di Maggiore al giallorosso. Una volta al monitor, Fabbri giustamente cambia idea e assegna il rigore, poi trasformato da Abraham.
Corriere dello Sport (E. Pinna) – Partita ancora con diversi errori gravi per l’internazionale Fabbri: bisogna farsene una ragione. E se l’espulsione di Amian è leggera (difficile, visto lo sviluppo, considerarlo SPA, Stopping Promising Attack), manca un secondo giallo chiaro a Agudelo, mentre il placcaggio di Reca su Zaniolo sembra più consono ad un campo da football americano che a uno di calcio (battuta a vuoto anche di Di Paolo al Var). Netto il rigore dopo OFR nel recupero.
Calcio in faccia di Maggiore su Zaniolo nel recupero, netto: Fabbri non vede, Di Paolo al Var ha un sussulto e lo richiama all’OFR e rigore.
Proprio dentro l’area, Reca e Zaniolo sembrano lottatori di Sumo, poi però, quando arriva il pallone, Zaniolo sfrutta il corpo e Reca lo affossa, tirandolo giù: poteva starci il rigore.
Amian, già ammonito, commette fallo su Pellegrini, Fabbri estrae il secondo giallo e il rosso: l’azione, però, non è così pulita, il fallo c’è, ma Pellegrini non aveva il possesso del pallone, e il pallone stava andando nella direzione opposta al giocatore. Era invece netto il fallo da ammonizione di Agudelo (già ammonito anche lui) in ritardo su Zalewski, stavolta Fabbri perdona e sbaglia: la compensazione significa commettere due errori. Voto: 4,5.
Di Paolo al Var: per uno come lui, imperdonabile. Si riscatta sul rigore nel recupero. Voto: 5,5.