Vincenzo Italiano, allenatore dello Spezia, ha parlato dopo il passaggio del turno di Coppa Italia contro la Roma. Queste le sue parole:
ITALIANO ALLA RAI
Una grande impresa nonostante il turnover…
Queste sono partite dove bisogna dare spazio a ragazzi che hanno giocato meno. Oggi tutti, anche i cambi, hanno dimostrato che quando si vuole si può ottenere qualsiasi cosa, soffrendo e con un pizzico di buona sorte, sfruttando la superiorità numerica abbiamo vinto la partita.
Vi siete regalati un’altra sfida al Maradona contro il Napoli, qual è il segreto?
Abbiamo vissuto un periodo non bello, ma non abbiamo mai mollato, la nostra mentalità è questa. Cerchiamo di creare palle gol anche contro le grandi squadre, nelle ultime partite è venuta fuori la compattezza della squadra. Oggi, pur soffrendo, siamo riusciti a portare a casa la vittoria e ci godiamo il periodo positivo, aspettando la gara di sabato. I ragazzi in questo momento hanno la giusta testa, sanno soffrire e creare palle gol come quella di Saponara.
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Si era accorto che c’era un cambio in più nella Roma?
Sentivo parlare in panchina di questa cosa, io sinceramente no. Alla fine c’è stato anche questo errore, la partita la vincevamo lo stesso.
Come mai la posizione di Saponara?
E’ una posizione che lui ci ha chiesto di poter giostrare in quella zona di campo nel momento in cui lo abbiamo contattato. Avevamo bisogno di quella personalità e abbiamo cercato di sfruttarlo, pensavo che non riuscisse a mantenere il minutaggio invece ci ha dato due gol.
Ho visto nuovi giocatori in campo giocare allo stesso modo dei titolari, come fa a tenerli tutti così sulla corda?
Siamo numerosi e stiamo cercando di rendere la rosa funzionale, ma quando hai a disposizione così tanti ragazzi devi dare a tutti i concetti, sperando che possano riproporre le cose fatte dai titolari. Lavoriamo bene durante la settimana e questo ci da modo di venire su campi così difficili, avere la giusta mentalità e superare il turno. Devo dare il merito ai ragazzi che stanno facendo un ottimo lavoro, la strada intrapresa è quella giusta.