«Tutto speciale anzi, bellissimo ma ora battiamo Milan e Juve!»

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La Gazzetta dello Sport (C.Zucchelli) – E adesso che succede? Oggi si festeggia al Tre Fontane, giovedì la coppa Uefa (dixit Daniele De Rossi) in Romania, lunedì prossimo il Milan, sabato 17 la Juventus. Ha ragione il centrocampista quando dice che questo sembra un mini torneo all’interno del campionato: ieri la Roma ha affrontato la terza, poi la seconda — cioè il Milan di Montella — e una settimana prima di Natale big match allo Juventus Stadium con la capolista.

FIDUCIA – «Sembra come quando in Nazionale affronti quarti, semifinale e finale», dice ancora De Rossi, convinto che la vittoria contro la Lazio dia alla Roma un’iniezione di fiducia fondamentale per il futuro. Lo pensa lui, lo pensano tutti nello spogliatoio, ben felici di mettersi in posa con staff e fisioterapisti per la foto di gruppo, oppure di portare un compagno infortunato sulle spalle (Fazio con Florenzi) a festeggiare. Adesso la Roma cercherà di recuperare Paredes, incrocerà le dita per Salah, aspetterà anche il contributo di Totti e altri gol di Dzeko, tutti convinti che la storia di questa stagione sia ancora tutta da scrivere. In attesa della festa di Natale (dopo la Juve e prima del Chievo) all’ex caserma di via Guido Reni a cui dovrebbe — condizionale d’obbligo — partecipare anche il presidente Pallotta.

NUOVI SORRISI – Sicuramente chi ha festeggiato ieri e festeggerà anche oggi è Emerson Palmieri: Spalletti in sala stampa ha chiesto di lasciarlo stare, che i complimenti sarebbero «ridicoli» dopo le stroncature del passato, ma il brasiliano di motivi per guardare al futuro con ottimismo ne ha parecchi. Intanto, contro la Lazio è stato tra i migliori, poi da ora diventerà ufficialmente romanista, visto che ha raggiunto la dodicesima presenza necessaria per il riscatto (2.5 milioni da versare al Santos): «Sono contento e ringrazio Spalletti e il suo staff, mi stanno facendo crescere tanto. Ho cambiato la mia mentalità grazie a loro». Emerson, che tolto l’infortunio al polpaccio che lo ha frenato il mese scorso ha giocato 6 delle ultime 8 gare di campionato, con semplicità spiega quale sia il futuro della Roma: «Facile, dobbiamo continuare così. Perché il derby è importante e speciale, vincerlo è bellissimo, ma vale sempre tre punti». Proprio come le partite contro Milan e Juve, ma anche come Roma-Chievo, l’ultima all’Olimpico prima della sosta. Mancheranno tre giorni a Natale, inutile dire quale regalo vorrebbe farsi la squadra.

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