La Gazzetta dello Sport (A.Pugliese) – Il problema è che poi mettere due numeri uno insieme, uno accanto all’altro, diventa francamente difficile. E, forse, anche pericoloso. Anche perché tutti e due di fare il numero due francamente non ne hanno voglia. Ed allora una soluzione va trovata, possibilmente anche nel minor tempo possibile. Perché da una parte c’è Alisson, il portiere della nazionale brasiliana su cui la Roma ha deciso di investire 7,5 milioni di euro qualche mese fa. E dall’altra Szczesny, che nei quattro mesi di Spalletti si è guadagnato la stima e la fiducia del tecnico, che spinge da matti per continuare ad averlo con lui. E allora come uscirne?
L’OPERAZIONE – La Roma sta cercando una soluzione e negli ultimi giorni è tornata d’attualità una pista e cioè la possibilità di dare in prestito Alisson alla Fiorentina per una stagione, nel caso in cui si trovi l’accordo con l’bper Szczesny. In realtà la Fiorentina aveva già sondato il terreno con i giallorossi un paio di mesi fa, ricevendo in cambio un no. Negli ultimi giorni, invece, è stata la Roma a contattare la Fiorentina per capire se i viola fossero ancora interessati all’operazione. I problemi da risolvere però sono quattro: trovare una eventuale sistemazione a Tatarusanu (la Fiorentina vorrebbe 7-8 milioni, Paulo Sousa preferisce un portiere che sappia impostare con i piedi); convincere i Gunners a lasciare ancora per un anno in prestito Szczesny a Roma, considerando che su questo spinge Spalletti ma anche il portiere polacco (che con il tecnico toscano si è trovato alla grande); capire se la Roma vorrà impegnarsi a coprire un ingaggio pesante come quello di Szczesny (3 milioni di euro più bonus), considerando che nella stagione appena passata il 65% dell’ingaggio l’ha pagato l’Arsenal; e convincere nel caso Alisson, a cui la Roma ha promesso che sarebbe venuto per fare il titolare. Insomma, gli ostacoli — come si vede — non mancano. Ma è anche vero che due numeri uno convivono difficilmente. Ed, allora, urge una soluzione.