Spalletti: “Se ora facessi il bilancio della stagione ostacolerei la Roma. Contro la Lazio è una partita fondamentale” – VIDEO

Luciano Spalletti, tecnico della Roma, è stato intervistato durante il post partita di Roma-Empoli 2-0. Queste le sue parole:

SPALLETTI IN CONFERENZA STAMPA

Partenza poco buona poi la Roma è venuta fuori…
Avrei preferito avessero giocato meglio nel primo tempo, siamo stati lunghi, non siamo stati bravi a comandare il gioco e di conseguenza dove subire il loro sistema tattico, con questo rombo dentro il campo loro essendo molti più giocatori intorno alla palla facevamo tardi a ricomporre per andare a mettersi a specchio, in condizioni di occupare quelle zone che loro hanno occupato nel loro sistema tattico. I due quinti dovevano entrare dentro il campo a prendere i centrocampisti, però quando giochi devi essere largo poi quando perdi palla devi rientrare dentro. L’abbiamo fatto spesso tardi e loro hanno fatto meglio di noi, anche perché è una squadra che gioca un buon calcio. Nel preparare questa partita con la squadra abbiamo visto 20 minuti della partita col Napoli, perché poi è presto dire che è importante vincere questa… Non c’è miglior cosa di far vedere e abbiamo guardato i primi 20′ senza togliere niente, non abbiamo fatto montaggi, il Napoli al 23’ stava 2-0 a Empoli. Se vedi quei 23 minuti si capisce tutto. Una casualità, una respinta corta dove uno l’ha presa male di testa e il gol di Insigne, e una punizione da 25 metri di Mertens all’incrocio dei pali, poi è diventato tutto più difficile ma loro stanno giocando un calcio corretto per quella che è la qualità della squadra che hanno, anzi di grande qualità, di grande corsa, sono in condizione e anche sulla corsa ci hanno messo in difficoltà diverse volte sul fare la squadra corta, salire con la linea difensiva, abbassare le punte, era una partita insidiosa anche perché c’era il rischio di andare pensare a quella di martedì perché l’Empoli ha questa classifica qui, ha perso tutte le ultime. Contro il Napoli sul 3-0 nel secondo tempo hanno continuato a macinare come hanno fatto stasera, a non abbassare mai il livello d’intensità, a portarlo in fondo il modo di fare di come sono entrati in campo, qualsiasi sia stato il risultato. Secondo me stasera hanno fatto vedere di essere una squadra in condizione, che gioca un buon calcio, poi hanno un momento dove non sono fortunatissimi. però non si debbono spostare di un centimetro perché il modo di fare che hanno è quello corretto. Era difficile pensarla in maniera corretta, perché c’è quella di martedì. Io leggo tutti i giornali, dall’inizio alla fine, e ho visto che molto riferimento come importanza è stata data alla partita di martedì, perché vien fatto naturalmente, nel senso che anche ai giocatori prende questo trasporto di passare sopra a questa qui, della partite dell’Empoli oggi c’erano pochi accenni da quasi tutte le parti perché giustamente quella di martedì è più importante. Se io avessi dovuto entrare nello spogliatoio domattina, dopo una sconfitta, parlando di alcuni errori di stasera diventava una roba difficilissima, invece ora con questa vittoria qui da domani possiamo subito parlare di quella successiva che è importantissima. È un vantaggio grosso a livello psicologico, a livello di entusiasmo trasferito da questo risultato.

Perotti, cosa gli sta succedendo?
Secondo me non è un giocatore che ha questi grandi spunti di velocità, essendo un po’ un passista perché è un continuo nel suo modo di fare, ha avuto un periodo dove è stato un po’ infortunato, e il periodo è stato abbastanza lungo. Lui vuole giocare, è un giocatore che ha un carattere forte, importante, quando ha qualche problemino tende a tenerlo nascosto. Questa condizione approssimativa, determinata da quel piccolo infortunio che aveva, se l’è portato avanti un po’ perché non si è fermato, ha voluto giocare, è rientrato dentro questo problemino, ha riabbassato il livello di qualità di allenamento e di giocate e questo lo ha un po’ rallentato. Se si fosse fermato quando aveva quel problemino lì, fosse guarito e fosse ripartito forte…  È andato lo stesso, però più piano, quella via di mezzo che si sta portando dietro e lo fa rendere un po’ meno come giustamente diceva.

Risultato migliore per domani?
Difficile poterlo dire. Forse, voi mi avete abituato a fare discorsi matematici. Se vince la Juventus guadagniamo tre punti sul Napoli, se vince il Napoli si guadagnano tre punti sulla Juventus, se pareggiano ne guadagniamo due e due che fanno quattro invece che tre, non lo so, provo a trovargli un verso.

A livello psicologico invece?
A livello psicologico il vantaggio l’ha preso stasera, perché stiamo sempre lì a patire, ora possiamo stare comodi, lasciamo giocare gli altri senza buttare via energie, altrimenti ci si infortuna di più, si sta in tensione.

SPALLETTI A MEDIASET

Quella di stasera si avvicina ad una vittoria sporca?
Abbiamo fatto un primo tempo sottolivello dopo l’Empoli forse da un punto di vista del gioco della velocità di palleggio e della qualità anche ha fatto molto meglio di noi. Non parlerei di vittoria sporca, parlerei di un primo tempo dove non abbiamo giocato bene mentre nella ripresa abbiamo fatto una buona partita e penso che il risultato che ci vede vittoriosi non faccia una piega.

Cosa si augura per domani sera? Come vivere questo martedì decisivo?
C’era da far bene e c’era da vincere la partita e l’abbiamo fatto a metà portandola a casa. Oggi abbiamo guadagnato qualcosa di sicuro ed è la cosa più importante perché a volte si va a guardare le partite dei nostri avversari sperando, vincendo stasera hai sicuramente una percentuale di guadagno che vedremo da che parte va e come sarà. Me la guardo perché sono due squadre forti come ho detto ieri in conferenza stampa, ci sono giocatori e allenatori che fanno giocate e che hanno trovato sistemi di gioco importanti dove c’è da prendere qualcosa per quelli che fanno il mio lavoro, poi si vede dopo il fischio finale. Per quanto riguarda martedì è una partita fondamentale per la nostra stagione, è quella a cui ho fatto anche un po’ riferimento.

Come avreste preparato il match contro la Lazio senza la vittoria di oggi?
L’ha preparata bene, pensiamo oggi se noi non avessimo vinto questa partita o se fossimo venuti fuori con un risultato diverso della vittoria, con che spirito si arriva a motivare domani mattina dentro gli spogliatoi, a dover guardare degli errori di valutazione e di comportamento oggi dentro il campo. Diventa poi un discorso che a farlo scorrere sarebbe diventato più difficile e di conseguenza da assorbire da parte dei ragazzi, perché sono dei professionisti e gli va parlato da professionisti, è chiaro che poi quella partita lì ha un sapore particolare, tutti poi prenderanno quel verso dell’importanza del derby quando ci arrivano. E’ proprio il periodo da quando finiva la partita oggi e comincia quella di martedì che tutto è più difficile poi nel collegare i fili.

Dzeko ha parlato del suo futuro, vuole rispondere?
Non devo rispondere a nessuno (ride, ndr), casomai posso dire qualcosa a voi così rischiate di fare meno confusione. C’è un rapporto che è mio e non vostro, ora che cosa si tenta di fare dalla qualità che viene fuori dall’analisi dei discorsi: si tenta di dire che, troppo in anticipo, mette i bastoni tra le ruote di quello che è il percorso della squadra. No, è l’opposto. Se io ora facessi il bilancio, cominciando a pensare all’anno prossimo, sarebbe mettere i bastoni in mezzo a quello che ci siamo sempre detti con la squadra. Voi non sapete quello che io ho detto alla squadra la prima volta che sono entrato nello spogliatoio, voi non sapere durante i risultati che abbiamo fatto l’anno scorso cosa ho modificato, voi non sapete quello che ho detto quest’anno quando abbiamo iniziato quelli che dovevano essere i nostri obiettivi andando a valutare quella che è stata la qualità che i giocatori hanno esibito e la forza che la squadra ha esibito. Voi non sapete questo e non potete trarre nessuna conclusione. E’ una questione di coerenza dire “E’ questo il momento in cui dobbiamo tentare…”. Siamo usciti dall’Europa League dove si poteva fare di più secondo me, ci siamo incasinati questo risultato però c’è una partita in Coppa Italia, non c’è altro tempo. Ma se non si vince il prossimo anno che costruiamo? Che modo di ragionare è? E’ quello che pensa così che poi vuole traccheggiare. Io non penso a quello che sarà il prossimo contratto, io ho detto che ho una squadra forte a loro, e loro lo sanno che gli ho sempre detto perché io non mento ai miei calciatori, io dico le cose vere. Gli ho sempre detto che sono forti e che devono ambire a vincere e se non si vince è colpa nostra e quando dico colpa nostra mi devo prendere naturalmente per primo quelle che sono le responsabilità. E dico così perché gli ho detto che quest’anno si doveva vincere sempre. Ora siamo al dunque, abbiamo una partita fondamentale dove loro sono in vantaggio con noi, dove loro sono bravi perché hanno vinto tante partite, se la sono preparata bene anche loro, però martedì vediamo e io ci arrivo dicendo in questa maniera qui. Poi la vostra qualità dirà se gli si può dare il verso giusto, non sapendo quello che io gli ho detto sempre tutti i giorni in quei 5 minuti che incontro la squadra prima di andare in campo. E io gli ho detto che sono una squadra forte e  che devono vincere e se la squadra non vince è giusto che possa pensare anche di farmi da parte, perché a loro gli ho detto così, loro hanno la qualità per vincere e si vede che io non ho lavorato fino ad un certo punti per poter prendere tutte le qualità che questi calciatori avevano.

Come sta la squadra a livello fisico?
Secondo me si riesce a recuperare perché io  poi ho Strootman fuori, dei calciatori che posso far giocare, ha Paredes che stasera ha fatto una partita che mi ha detto che sta bene e che sta in grande condizione, questa la gara lo mette nelle condizioni di poter pensare di essere a disposizione in quella partita lì perché è un po’ che non gioca, ha giocato qualche partita si, qualche partita no, stasera Paredes ha fatto una grande gara e se io ne avrò bisogno e, se Daniele De Rossi non recupera, ho questo giocatore che questa partita gli fa bene. Strootman ha riposato e sarà della partita, Bruno Peres più lo fai correre e più gli fai bene, El Shaarawy ha corsa e disponibilità, Grenier ha fatto una buona partita. Nel secondo tempo l’abbiamo messa a posto e siamo stati più bravi con Grenier in campo perché è riuscito a collegare un po’ più i reparti con questa qualità che ha del palleggio corto e poi dell’attacco alla profondità perché non è uno velocissimo però ha questo attacco alla linea difensiva. Dzeko ha fatto due gol ed col morale alle stelle, bisogna recuperare Fazio. bisogna vedere qualche problemino di qualche affaticamento però ci arriviamo bene.

Perché non fare turnover e far giocare El Shaarawy al posto di Salah?
E’ un discorso che poteva essere giusto, magari se ci dà il consiglio di far giocare El Shaarawy al posto di chi ci pensiamo da soli però va bene (si rivolge alla domanda di un tifoso sui social, ndr).

Domani va al San Paolo?
Me lo hanno sconsigliato perché sarebbe un problema sennò darei andato volentieri perché sono spettacoli importanti, bellissimi che bisognerebbe goderseli e più gente va a vedere queste partite qui e più si dà forza al calcio che è il nostro lavoro, anche il vostro, anche se poi si fa sempre l’equazione che i calciatori guadagnano di più di tutti gli altri e non è così.

Si guarda avanti o dietro?
Noi si guarda sempre avanti, poi è chiaro che se davanti si trova un’interruzione bisogna stare attenti a non essere tamponati.

SPALLETTI A SKY

E’ soddisfatto della partita?
Si perché se non avessimo vinto la partita sarebbe stato più difficile programmare e preparare quella di martedì perché vai nello spogliatoio per parlare degli errori di oggi, perché si tratterebbe di errore non vincere la partita con l’Empoli non perché sono inferiori alla Roma o gioca peggio della Roma ma perché l’Empoli come sostanza come qualità di giocatori è inferiore, infatti come gioco nel primo tempo ha fatto molto meglio di noi poi nel secondo tempo poi la squadra è stata più corta, è stata più legate nei reparti, Grenier ha dato una mano, quando è entrato Totti ha dato una mano, abbiamo palleggiato di più, siamo entrati di più con i terzi, con i braccetti a stanare il centrocampista della squadra avversaria, a portar fuori, a far creare il buco al centrocampista della squadra avversaria. Abbiamo vinto meritatamente anche se il primo tempo è sottolivello.

Dzeko, ci racconta cosa può scattare per avere una metamorfosi di questo tipo?
Bisogna cominciare a credere nelle proprie potenzialità, bisogna che la squadra faccia un gioco migliore di quello che faceva per dargli la possibilità di mettere la qualità e la sua convinzione poi a disposizione del numero dei gol. La crescita è stata un po’ in generale di tutta la squadra e lui è stato bravo poi a rendersi conto che le sue potenzialità erano importanti per un campionato come il nostro. Io penso che l’impegno sia stato soprattutto il suo a parte qualche battuta dell’allenatore che gli sta intorno perché poi è anche quello un po’ il nostro lavoro, cercare di trovargli poi l’accesso per mettergli un po’ di pepe addosso.

L’Empoli vi ha allenato bene in vista della Lazio. Poi martedì rientra Strootman e vedremo De Rossi. Quando e perché lasci Nainggolan stretto e perché lo alzi?
Se oggi Radja avesse giocato più avanti 10 metri loro non avrebbe palleggiato così nel primo tempo. Lui ti fa sempre queste due battute poi di attacco all’avversario che diventa un vantaggio per tutta la squadra, ti salta addosso forte e ti fa giocare più sporco. Quando si pressa meno è chiaro che siamo costretti ad abbassarci un po’ di più e a subire come si è fatto e che poi è successo che è la sintesi di quello che dicevi quando gli ci hanno palleggiato, entravano coi centrali nella linea difensiva, poi li vai ad attaccare col centrocampista, liberano il trequartista, scarico e palla dietro la linea della difesa. Perché loro con questo rombo miravano sempre a liberare El Kaddouri, o con la sponda della punta che andavano anticipate un po’ di più quando eravamo tre contro due, se non trovavano il trequartista direttamente, oppure con lo scarico della punta e giocavano sempre da dietro. Se gli andavi a marcare subito sulla trequarti te la giocano subito dietro la linea difensiva per i tagli della punta opposta come è successo. Radja è questo qui, quello che ti dà una mano se lo metti più avanti oltre che per palleggiare e buttarsi e per questo tiro che ha anche dal limite, perché poi ha questa qualità di essere un po’ selvaggio come dicevi prima, è l’aggettivo giusto e quindi fa cominciare peggio l’azione agli avversari e ti dà ugualmente il risultato quando la palla ce l’hai te. Quando l’abbassi riesce a pulire ugualmente delle situazioni importanti però se la squadra avversaria le imbastisce bene a volte si fa attrarre nei tranelli perché è uno che vuole andare ad attaccare la mette sulla forza, la mette su quello che è il suo repertorio, sulla corsa.

Perché condiziona il suo futuro soltanto ai risultati? C’è così bisogno di vincere a Roma?
Che discorso è. Che sapete voi che cosa gli ho detto la prima volta che sono entrato negli spogliatoio alla mia squadra, cosa sai del nostro rapporto con la squadra, quello che si è modificato, quello che ci siamo detto dall’anno scorso quando sono arrivato. Dopo nel finale di campionato a quando abbiamo iniziato quest’anno, quando abbiamo poi proseguito e poi c’è da motivare da tirare le conclusioni, che si fa ora? Si fa un bilancio dell’anno prossimo, di un contratto, stare comodi? Questo è il modo di ragionare che poi creerebbe disturbo alla squadra. Io gli ho detto che sono una squadra forte, gli ho detto che sono una squadra che deve ambire a vincere. Poi ci sono stati prima che era bugiarda la posizione e la squadra che stavano facendo vedere di essere quando sono arrivato, poi che abbiamo fatto dei risultati “vedete che possiamo stare poi al tavolo delle squadre forti”, poi siamo stati al tavolo delle squadre forti per più partite, per più periodo. Per cui ora si può vincere, bisogna ambire a vincere. Ora siamo fuori dall’Europa League, abbiamo una partita fondamentale per quella che è la stagione che è quella di martedì. Io tento, per quanto detto alla mia squadra, di essere coerente, la mia è coerenza, è la vostra che è interpretazione per voler mettere il bastone fra le ruote a quello che deve essere invece l’importanza del risultato. La mia è solo coerenza per come ho parlato alla squadra. Ci sono dei passaggi dove devo andare dentro gli spogliatoi e dire delle cose, non è parlare fra di voi. Quando parlate fra di voi torna sempre tutto. La verità è che io gli ho detto che devono vincere e se non vinco devo essere il primo a prendermi delle responsabilità e dire che se li ho allenati sottolivello è giusto che io faccia posto a qualcuno che può sfruttare al meglio le loro capacità perché loro hanno capacità per vincere, ho sempre detto questo per cui rimango di questo avviso qui. Non si può dire invece quello che bisogna fare, non si può andare a pensare di costruire l’anno prossimo, no. In questo momento c’è da pensare alla partita di martedì come una partita per noi per quello che ci siamo sempre detti. Bisogna caricarla per quello che è il mio modo di fare e il mio modo di allenare, per quello che è poi una somma di cose che ci siamo detti che viene fuori una conseguenza logica normalissima per quello che ho detto io. Se avesse parlato nel mio stesso modo non ci sarebbero stati problemi.

SPALLETTI ALLA RAI

Dzeko?
Eccezionale, è un calciatore forte, è quello a cui noi abbiamo sempre ambito, ovvero trovare calciatori che facciano questi numeri qui. Prima c’era solo Totti, ora abbiamo anche lui. Se Salah ed El Shaarawy migliorano ancora, magari si arriva a 7-8 e diventa più facile parlare di confronti di livello.

La partita?
Bisognava vincerla assolutamente, non si poteva pensare di non vincerla. Se non avessimo vinto bisognava perdere tempo a parlare degli errori prima di iniziare a parlare della prossima gara. Io quando sono arrivato ho parlato si squadra che aveva le potenzialità per essere in una posizione diversa di classifica, ci siamo messi nelle condizioni di migliorare.

Szczesny?
È un portiere fortissimo, ha dei colpi importanti. Io dico sempre che è un trequartista portiere. È estro puro, ha dei piedi che può sostituire un centrocampista, ma si rischia di fare confusione. La Roma ha due portieri di grandissimo livello e sarà difficile mantenerli con questa professionalità uno per l’altro.

Obiettivi?
Fino a che non c’è la matematica si prova a guardare avanti, siamo una squadra avanti che deve avere stimoli forti.

SPALLETTI A ROMA TV

Analisi della partita?
Siamo andati incontro a qualche difficoltà non perché pensassimo al derby ma per causa dell’Empoli e della sua qualità nel palleggio. Nel tentare di motivare la squadra gli ho fatto vedere 20 minuti della partita col Napoli, vedendoli ci si rende conto della velocità e della qualità di gioco. Rispetto a una qualità di gioco come quella del Napoli non si sono viste disattenzioni che tutti si aspettano, all’Empoli non gira benissimo e non hanno un finalizzatore. La squadra è una squadra che può salvarsi tranquillamente e che in funzione della partita di martedì c’era il rischio di prenderla sottogamba e sarebbe stata difficile.

Che test è stato?
Nel primo tempo abbiamo fatto poco bene, nel secondo si sono viste buone trame e buone giocate. Abbiamo avuto la possibilità di fare altri gol e inoltre abbiamo avuto la conferma che Paredes è in condizione e può giocare anche martedì, abbiamo avuto la conferma di avere un giocatore fortissimo come Dzeko, attraverso questi numeri si ha a disposizione quella forza assoluta che ci permette il confronto con quelle forti veramente. Abbiamo guadagnato qualcosa con qualcuno e si vedrà domani, ci sono molti lati positivi, solo il primo tempo stona.

Ha detto qualcosa a Dzeko?
Non ho detto niente, aspettavo che raggiungesse questi numeri. Ha qualità importantissime per il nostro gioco e per il nostro campionato, mi sarei aspettato anche qualcosa di più nel tentativo di stimolarlo, secondo me ci sono riuscito parzialmente se i numeri sono solo questi.

Cosa dirai ai giocatori per motivarli?
Le ho già usate, nel senso che per quello che ci siamo detti diventa la gara più importante della stagione. Si dice che devo stare attento a caricarla ma non a caricarla troppo, secondo me siete troppo bravi. Io la tratto per l’importanza che ha, poi ognuno gli dia il taglio che vuole. C’è una cosa logica per quella che è stata la mia conduzione di dialogo nello spogliatoio alla squadra, cioè gli ho detto sempre che sono forti. Tutti a scrivere e parlare di scudetto, Coppa Italia ed Europa League. Ora siamo metà fuori dalla Coppa Italia, la Juve continua a macinare punti nonostante il nostro sia un cammino di grandissima qualità, quindi questa è la partita più importante della stagione. Se a voi va bene parlare di fare una sintesi del discorso che va al prossimo anno dicendo se non si vince poi il prossimo anno si ha di nuovo la poltrona calda, visto che si parla di poltrone, perché in Italia si parla spesso di poltrone e di chi ci siede sopra. La poltrona è bella perché è la Roma, bisogna meritarsela. Voi mi avete sempre detto che ho a che fare con una squadra forte, fatta di giocatori che devono vincere, e questa è la partita. Chi ha sbagliato? Il primo è l’allenatore, se non porta a casa il risultato con giocatori forti è segno che ha sbagliato quello che doveva essere. Carico tutto sulla partita di martedì, poi il professore del giorno dopo lo sanno fare tutti.

Farà vedere ai calciatori una partita della Lazio?
No, si guarda la nostra. Beccaccioli è già pronto con il video su tutti i tasti che dobbiamo toccare.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti