Il Messaggero (P.Liguori) – Stasera a Verona la Roma ha importanti obiettivi da difendere e consolidare, eppure si parla soprattutto dell’allenatore, come se fosse il tassello più importante del mosaico. Spalletti è riuscito perfettamente a creare una situazione assurda, fingendo di predicare il contrario. Non dovete pensare ad un singolo giocatore – è stato il suo mantra – per quanto bravo sia, dovete guardare agli equilibri della squadra. Così siamo finiti ad occuparci a dismisura di un singolo allenatore e del suo futuro. Una volta si diceva: se la squadra è forte, l’allenatore migliore è quello che fa meno danni. Ma il nostro parla, parla, parla, nelle conferenze e nelle televisioni.
Parla per non dire neppure chiaramente cosa pensa davvero. Spalletti si è superato all’Olimpico chiamando il Capitano gli ultimi 5 minuti contro la Juventus. Stasera sarà la penultima puntata, ma la Roma ha la forza di vincere con il Chievo anche senza allenatore. Il Capitano ha fatto l’esaurito per il Genoa, ha diritto alla sua partita e noi tifosi pure. Ma se ci fossero dubbi sull’atteggiamento di Spalletti, meglio per Pallotta esonerarlo prima della gara. Per novanta minuti, va benissimo anche il papà di Daniele De Rossi.