Spalletti: «La Roma sta diventando squadra ma non è ancora guarita del tutto»

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Il Corriere della Sera (G.Piacentini) – È ancora una volta Edin Dzeko il protagonista della vittoria della Roma sull’Austria Vienna (4-2), che regala ai giallorossi più di mezza qualificazione. Per accedere ai sedicesimi di Europa League, adesso, basterà un pareggio contro il Viktoria Plzen nella prossima gara interna. Una vittoria, invece, certificherà il primo posto nel girone con un turno di anticipo. Il centravanti bosniaco ha realizzato un’altra doppietta – la quarta di quest’anno e la prima europea con la maglia della Roma – che fa salire a 12 i suoi gol stagionali. A completare il tabellino romanista il ritorno al gol europeo di Daniele De Rossi, che ha giocato in difesa a causa delle tante assenze nel reparto, e quello di Radja Nainggolan. A rovinare un po’ la serata dei giallorossi i gol subiti in apertura da Kayodè e nel finale da Grunwald, ma Luciano Spalletti ha comunque visto una crescita della squadra.

«Siamo sulla buona strada – le sue parole a fine gara -, ma è presto per dire che siamo guariti. Il secondo gol non andava preso perché eravamo troppo rilassati a partita finita, il primo è venuto per una loro buona giocata. Dobbiamo continuare a reagire come dopo Empoli, anche se ogni tanto abbiamo bisogno di prendere qualche pizzicotto. Stiamo diventando più squadra, siamo cresciuti sotto l’aspetto del carattere e del voler portare a casa il risultato. Di questo sono contento».

La vittoria è arrivata nonostante l’emergenza: «L’aspetto positivo è che ci siamo adattati e siamo entrati in campo con il piglio giusto, nonostante il gol subito in avvio. Dovevamo vincere anche con tante assenze e l’abbiamo fatto. De Rossi? È stato bravo in tutti i frangenti, ha disputato una buona gara anche se è stato limitato dall’ammonizione all’inizio». «Siamo più bravi di loro – sono state le parole del capitano – e la vittoria è giusta, anche se nessuna partita è scontata. L’Europa League sembra facile ma non lo è. Per noi è molto affascinante, soprattutto nelle fasi finali. Il mio ruolo in difesa? Può essere interessante per il futuro».

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